Le pagelle ragionate della trentaquattresima giornata di Serie A

L’assist per Conte arriva da SOULÉ. Ed è perfetto, simile a quello che spreca PISILLI nel finale della sfida con l’Inter: ideale per chiudere una sfida lunga e combattuta. SOULÉ - mossa a sorpresa di RANIERI che presenta a San Siro una Roma superoffensiva - tramortisce DIMARCO per tutta la partita, segna il gol decisivo, e stoppa l’Inter dando la possibilità al Napoli di allungare per lo scudetto. L’Inter le prende e non reagisce. BARELLA e LAUTARO boccheggiano , FRATTESI quando non fa gol diventa inutile , si salvano solo DUMFRIES e ZALEWSKI infilato però in campo da INZAGHI troppo tardi. La Roma potrebbe segnare più gol se CRISTANTE , eccellente in copertura, fosse più preciso in appoggio. E se la Roma avesse un centravanti più cattivo: DOVBYK, che non prende mai la porta, merita 5. Nemmeno SHOMURODOV tira. Ma almeno marca a uomo Calhanoglu togliedogli spazio per organizzare. Assist di Soulé, dicevamo, e gol di MCTOMINAY. Anzi due. E di chi sennò?! Lo scozzese ne ha segnati 5 di fila - tra Empoli, Monza e Torino - che hanno provocato aggancio e sorpasso all’Inter. Come un passaggio di consegne tra il calcio bailado del centrocampo nerazzurro a quello percosso e maltrattato degli interni napoletani. Contro il Toro, l'iniziativa e il cross basso sono di ANGUISSA , il gol che travolge tutto, palla e CASADEI , dello scozzese, che poi si ripete su traversone classico di POLITANO . Più di tutti MCTOMINAY rappresenta l'uomo di Conte, richiesto da Conte, e imposto da Antonio come collante tra centrocampo e attacco. MC VOTO 8. Lo scivolone dell'Inter avrebbe potuto motivare anche l'Atalanta che vincendo sarebbe salita a -4 dai campioni d'Italia, ma il serbatoio segna rosso, e il ritmo non è più lo stesso. E quindi contro la Dea lenta, nel primo tempo il Lecce non corre rischi. GUILBERT e GASPAR dominano nella propria area e il Lecce passa con uno di quei rigori che piacciono tanto agli arbitri italiani. Contrasto aereo e palla che rimbalza, a caso, su un braccio. Uno come tanti, si intende. L'Atalanta fatica e allora anche CUADRADO subentrato a Bellanova, cerca e trova il rigore per il pari. Un modo per entrare in partita anche per RETEGUI, fino a quel momento invisibile, ma poi capace di trasformare il rigore e di colpire un palo di testa . La vittoria della Roma dà una scossa alla lotta Champions e toglie valore a quella della Fiorentina, che migliora la sua posizione di classifica sebbene sistemi la pratica Empoli in meno di mezzora. Torna a giocare da titolare ADLI, che segna, fa assist, e funziona benissimo in mezzo al campo , dove la certezza quest’anno si chiama MANDRAGORA. Il suo gol in rovesciata è un colpo da bomber vero: istinto e acrobazia, visto che il suo stop ha un rimbalzo alto. E dà corpo a una stagione meravigliosa cominciata in panchina e proseguita da protagonista con gol e assist . Nell’Empoli merita la citazione FAZZINI , al secondo gol consecutivo, e meritevole di giocare per obiettivi più ambiziosi rispetto alla lotta per la salvezza. Nella quale l’Empoli resta gomito a gomito col Venezia, che perde col Milan ma senza meritarlo. La sbavatura è immediata: un rilancio sbagliato di CANDÉ - con l’anticipo di JIMENEZ e la rifinitura di FOFANA - apre la strada al gol PULISIC: 6,5 per i tre rossoneri e partita indirizzata. Poi però il Venezia gioca bene, spinge e meriterebbe. Per le iniziative di YEBOAH , che scatta, tira, e un gol bello lo segnerebbe pure, se non fosse per un fuorigioco ininfluente per il senso del gioco ma non per il regolamento. Bravissimo anche NICOLUSSI CAVIGLIA, che ci prova da fuori area, e su calcio di punizione, ma sfiora solo ì pali della porta . Insomma, vince il Milan, per la terza volta su quattro difende a tre, ma in ritardo per addrizzare la classifica. Miglioramenti utili per la Coppa Italia e per la prossima stagione, rimettendo insieme i pezzi, tra cui SANTIAGO GIMENEZ, che nell’ultima mezzora si fa vedere di testa, prima di segnare allo scadere . La Juve contro il MONZA fa il suo ma la vittoria annunciata gli restituisce il quarto posto, con due punti guadagnati su Bologna e Lazio. Tornano al gol due bianconeri che si erano dimenticati come si faceva. L'ultima volta NICO aveva segnato al Monza. Per questo forse taglia il campo dalla sua fascia fiducioso, per tirare perpendicolare alla porta . KOLO MUANI ci mette di più. Prima ne sbaglia uno, ma poi si muove bene e ne segna uno più difficile. UN BEL 7 per lui, ma altrettanto per THURAM che lo rifornisce di palloni. Una sola nota stonata: la reazione plateale di YILDIZ a un fastidioso fallo di Bianco. Non un colpo così violento da parte del turco, ma a maggior ragione ancora più inutile. Quel rosso costringe la Juve a difendersi per tutto il secondo tempo, e verosimilmente sarà costretto a saltare per squalifica i testa a testa con Bologna e Lazio. Il Bologna però viene scavalcato perche a Udine si prende solo un punto. Nel primo tempo rischia pure di andar sotto. Soffre tanto e perde palloni sanguinosi su cui si avventa DAVIS che col suo sinistro per due volte arriva al tiro e in una quasi spacca la traversa. In più, mette pure PAYERO - l'altro bianconero pericoloso - in condizione di far gol. La.squadra di Italiano come da regola cresce nella ripresa, e aumenta il ritmo. E col sinistro di ORSOLINI restituisce la traversa, regala brividi con tutti i calci da fermo e ci prova pure di testa, confermando la grande condizione . Una menzione la meritano due difensori. Il rossoblù MIRANDA è un mancino di spinta applicato anche in copertura . Il bianconero SOLET si conferma un centrale potenzialmente da grande squadra. Fisico; tempismo e abilita nell'uno contro uno; piede educatissimo nell'uscita di palla. In attesa che diventi un gioiello di mercato, SI GUADAGNA IL SOLITO 7. La Lazio fa peggio del Bologna. Il suo punto lo strappa in casa e con il Parma che in realtà butta una vittoria già in tasca. Perché i ragazzi di CHIVU , sono passati subito con ONDREJKA che segna due bellissimi gol in avvio di primo tenpo e in avvio di ripresa . E poi gestisce benissimo la sfida con i cross di VALERI , il lavoro in mezzo di KEITA e SOHM e l'attenzione difensiva. Poteva chiuderla con PELLEGRINO e MAN, che si mangiano un gol a testa . Ma in mezzo ai due errori c'è PEDRO che entra in campo e da solo raddrizza una Lazio in cui non funziona nulla. La doppietta vale 8, di fronte al resto delle insufficienze. Con lui si salvano MANDAS, che evita due gol , GILA che è veloce e i cambi VECINO e TCHAOUNA, che meritano l'applauso per aver messo cattiveria. Ma la classifica è peggiorata e l'Europa è in bilico. Dietro il Cagliari è virtualmente salvo andando a vincere a Verona, dove due difensori centrali maldestri incrociano un mestierante del gol. COPPOLA e GHILARDI bucano, PAVOLETTI assolutamente no. Lui non ringrazia, ma CONTROLLA E FA GOL . COPPOLA sbaglia come la.settimana scorsa a Roma. GHILARDI ci aggiunge un rosso per una entrataccia di GAETANO. Che quindi aiuta a chiudere i conti , provocando l inferiorità numerica del Verona e poi servendo l'assist per DEIOLA . Che FABREGAS sia un predestinato , lo si capisce per come riesca a trasformare i giocatori. Chi vede oggi IKONÉ non può riconoscere il giocatore che non aveva proprio nessun rapporto con la porta avversaria. Adesso, anche quando non brilla, dà sempre l’idea di poterla trovare. E se non segna, comunque ci pensano gli altri a far gol. Stavolta che non c’è Diao infortunato, torna a segnare STREFEZZA che sfrutta il passaggio di CUTRONE e lo infila sotto l’incrocio. Insomma, con Fabregas funziona chi gioca, perché la squadra funziona. Il volo ha permesso di raggiungere in fretta la quota salvezza. L’atterraggio è a centroclassifica. Ma la pista preferita è sulla parte sinistra.

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Stefano De Grandis