La logica dietro all'attesa dell'Inter sul calciomercato

Anno nuovo, solito copione. L’Inter continua a dimostrare una solidità societaria e una linea sul mercato molto ben definita, dopo il ribaltone in panchina che ha visto l’arrivo di Chivu e che ha visto un primo passo verso il ringiovanimento della rosa. Primo passo che verrà seguìto poi da altri in estate. Ma procediamo con ordine. Nessuna urgenza La prima parola d’ordine è ‘calma’. Quella che la dirigenza continua a profondere e che Chivu ha accolto con benevolenza. Perché un giocatore a gennaio potrebbe servire sulla destra ma solo se arrivasse davvero l’occasione giusta. Il profilo di Marco Palestra, svelato da Sky, è quello giusto a livello di caratteristiche, meno a livello di costi: non è un caso che il presidente Marotta abbia smentito l’eventuale trattativa con l’Atalanta, da sempre bottega carissima sul mercato italiano. Sarebbe il giocatore ideale per caratteristiche tecniche e per età, ma non è possibile ipotizzare oggi una trattativa per lui, soprattutto in questo inverno. Ma cosa si intende per ‘occasione’? Un giocatore già pronto per calarsi nella realtà Inter che abbia qualità ma anche il carattere per imporsi immediatamente. Per capirci un nome alla Cancelo ma senza l’ingaggio di Cancelo che è fuori portata al momento. Le cose potrebbero cambiare nel caso in cui il portoghese trovasse il modo di ridurre le proprie pretese o di avere un contributo dall’Al Hilal, la squadra di Inzaghi che guarda caso sta studiando il mercato dei difensori ben sapendo che ad Appiano ci sono sia Acerbi che De Vrij in scadenza di contratto. Per questo una piccola porticina potrebbe restare aperta. Perchè il suo manager Jorge Mendes sta cercando una nuova soluzione per il suo assistito e perchè in passato Cancelo, oggi 31enne, all’Inter si trovó molto bene. Riuscire a riaverlo con uno stipendio normale sarebbe interessante per l’immediato. Le difficoltà però arrivano proprio da lì, da una distanza enorme sulle cifre e da un profilo non adatto alle richieste di Oaktree. Insomma oggi no, ma in un mercato pazzo con la variante araba tutto puó mutare. Cancelo a parte, diventa difficile individuare un identikit di un esterno destro forte, pronto e che non guadagni come il portoghese una cifra iperbolica. In ogni caso le antenne restano dritte. Se dovesse saltare fuori nell’arco di gennaio una possibilità del genere, Marotta, Ausilio e Baccin la valuterebbero attentamente. In questo istante però non ci sono dei giocatori appetibili e capaci di essere subito pronti e più forti di Luis Henrique. Il brasiliano infatti sta crescendo sempre più e, paradosso fino a un certo punto, ha ricevuto anche delle attenzioni da altri club. Ovviamente l’Inter, priva di Dumfries fino a marzo inoltrato, non si sogna di cedere l’ex Marsiglia ma anzi ci punta con sempre più convinzione. E lui sta rispondendo. Così come valuterebbero una cessione di Frattesi ma solo di fronte a un’offerta importante. Cioè sopra i 30 milioni di euro: niente prestiti, niente formule particolari. Cessione a titolo definitivo per una cifra ritenuta consona: il centrocampista quest’anno ha avuto poco spazio a causa di diversi problemi fisici. Ma nelle sue doti la società continua a credere. Un suo addio potrebbe permettere di sbloccare il mercato in entrata, certo, ma finora non si vedono particolari spiragli in questa direzione. Così si attende. E si programma. Tema rinnovi Perché oltre alla parola ‘calma’, resta anche quella legata al ‘ringiovanimento’. L’Inter deve ringiovanire la rosa. Per questo motivo, i rinnovi di Darmian, De Vrij, Acerbi, Mkhitaryan e Sommer sono bloccati. Si ragionerà nei prossimi, per capire se e come continuare insieme o se decidere per una separazione che avverrebbe in maniera molto naturale, con tutta la gratitudine per il bel percorso portato avanti insieme in questi anni. Proprio sul portiere l’Inter sta già ragionando e non a caso da qualche settimana viene associato ai nerazzurri il nome di Vicario, che sarebbe in perfetta linea con quell’idea di ricostruire una rosa più giovane ma estremamente competitiva. Come giovani e competitivi sono Pio Esposito e Aleksandar Stankovic. Per il rendimento del primo, la soddisfazione è altissima. Per il centrocampista classe 2005, ora in forza al Brugge, si sta già valutando se esercitare la recompra di 23 milioni o di 25 milioni . Ma è comunque nei piani contare su di lui per il futuro. Così come si cercherà di adeguare il contratto di Carlos Augusto, in scadenza nel 2028. Qualche discorso è già stato avviato, ma anche in questo caso si vorrà agire con calma. Perché è l’arma migliore a disposizione di questa Inter che cerca una continuità senza dover mai stravolgere. E così si farà.

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Matteo Barzaghi