Pirateria digitale, identificati e multati oltre 2000 utenti abusivi in Italia
tolleranza zeroIllustrati a Roma i risultati dell’azione antipirateria congiunta di Guardia di Finanza, Agcom, Procure e Lega Serie A. Le multe, in caso di recidiva, possono arrivare fino al 5mila euro
La Guardia di Finanza ha annunciato questo mercoledì di avere identificato e multato 2.282 utenti (in 80 province italiane) abbonati a servizi di streaming illegale (il cosiddetto “pezzotto”). Sono i dati comunicati durante una conferenza stampa organizzata presso il Salone d'Onore del Coni a Roma e dedicata alla lotta contro la pirateria audiovisiva nel calcio. Gli utenti sanzionati pagavano per accedere ai contenuti di tutte le piattaforme e sono stati individuati a partire dai procedimenti penali aperti per pirateria in tutta Italia negli ultimi anni. Sono in corso attività per individuare altri utenti coinvolti. Questo perché chi vende e chi acquista contenuti pirata lascia sempre tracce in rete e i pagamenti verso piattaforme digitali illegali sono rintracciabili anche a posteriori. Le sanzioni, dunque, possono essere applicate retroattivamente e il loro importo, in caso di recidiva, può arrivare fino a 5mila euro. Oltre all’identificazione dei responsabili e all’irrogazione di sanzioni agli utenti fruitori di contenuti pirata, la Guardia di Finanza ha in corso indagini approfondite per individuare le infrastrutture utilizzate per la diffusione abusiva, nonché i canali finanziari e le modalità di possibile riciclaggio dei proventi illeciti. È la prima volta che si raggiunge un numero così elevato di utenti dei servizi che, in molti casi, vengono creati dalla criminalità organizzata danneggiando tutti i lavoratori del mondo sportivo, cinematografico e dell’intrattenimento.
GdF: "In 2' blocchiamo streaming e risaliamo a utenti"
"Abbiamo svolto un’analisi dettagliata di regione, età, lavoro e ormai non si scappa più – ha spiegato il generale di brigata Gaetano Cutarelli, comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza -. A distanza anche di tempo chi usufruisce della pirateria pagherà. Dalla legge del 2023 c'è stato un nuovo modo di ragionare, oscurare la partita non bastava perché non si riusciva a intervenire in tempo. Adesso in due minuti riusciamo a bloccare lo streaming in maniera automatica. Anche per i siti dall'estero, che non saranno più visualizzabili dagli utenti italiani che si collegano".
Duilio: "L’inizio di un cambio culturale necessario"
"Voglio ringraziare il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza per l’importante attività di contrasto alla pirateria – ha dichiarato Andrea Duilio, amministratore delegato di Sky Italia -. Grazie al loro lavoro, milioni di persone che ogni giorno scelgono la legalità vengono concretamente tutelate. Le sanzioni rappresentano l’inizio di un cambiamento culturale necessario: colpiscono un senso di impunità ancora troppo diffuso e combattono un fenomeno che distrugge valore e posti di lavoro in molti settori, dallo sport all’audiovisivo".
Lotito: "Chi sbaglia avrà riflessi a livello economico e personale"
"Da ora non si scherza più e chi sbaglia avrà dei riflessi importanti a livello personale ed economico", ha detto il senatore Claudio Lotito, relatore della norma antipirateria. Il presidente della Lazio ha poi spiegato come stia lavorando "a un fisco premiale, che aiuti le persone che si comportano bene e colpisca chi si comporta male. Abbiamo fatto una legge che ha tutti i requisiti per affrontare il fenomeno e debellarlo ed è chiaro che da oggi la gente sa che si trova a rischio. Tutti i siti in Italia dovranno avere una rappresentanza e un responsabile che pagherà in caso nel sito avvengano streaming illegali. Se ora sulla tua piattaforma avverranno azioni illegali, tu responsabile ne pagherai le conseguenze"
De Siervo: "La Serie A perde 300 milioni l’anno"
"Nessuno che commette reato di pirateria in Italia può stare tranquillo", è il monito di Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A che ha poi sottolineato come a causa della pirateria il calcio "perde ogni anno 300 milioni e una squadra di vertice ha un danno per 30 milioni. I tifosi che dicono di amare il calcio finiscono per creargli un danno permanente e sistemico. Sul campo le nostre squadre cercano di non far vedere questo gap, ma è una lotta impari in quanto in altre nazioni il fenomeno della pirateria non è così diffuso".
Marotta: "Un cartellino rosso alla pirateria"
"La pirateria ha rappresentato un problema per il movimento calcistico ed è ora di dire basta – hadetto il presidente dell’Inter Beppe Marotta -. Questa legge, che è stata varata due anni fa, oggi è preparata ad affrontare quelle che sono le priorità. Usando una metafora calcistica: se prima c’era il cartellino giallo, ora c’è il cartellino rosso. La legge aiuterà a riequilibrare i ricavi e dare una spinta al movimento".
Scaroni: "Bene la legge, ora bisogna farla applicare"
"Abbiamo una legge eccellente, ma bisogna farla applicare – ha dichiarato Paolo Scaroni, presidente del Milan -. Applicare vuol dire punire chi fornisce la pirateria ma anche chi la utilizza e la compra".