Mkhitaryan: "Mete come l'Arabia non mi interessano, dopo l'Inter smetto"
interDalla finale di Champions persa male contro il Psg, al suo futuro. Il centrocampista dell'Inter ha parlato a 'La Repubblica' di diversi argomenti: "Il dolore non si cancella, è stata una sconfitta brutta. Non dimentichiamo il percorso che ci ha portato fin lì. Non voglio ritirarmi col rimpianto di averlo fatto troppo presto, ma dopo l'Inter smetto. Mete come l'Arabia non mi interessano"
L'addio di Simone Inzaghi, la cicatrice per la finale di Champions, il suo futuro. In un'intervista a Repubblica Henrikh Mkhitaryan ha parlato di tante cose . "Dico quello che penso e quando a parlare sono gli altri, ascolto. Se apro bocca, e non lo faccio spesso, è per il bene della squadra. L'importante è non nascondersi, essere chiari, diretti. Solo così ci si aiuta a vicenda". Sul suo futuro: "Questa è stata la stagione più faticosa della mia vita - con tre competizioni-, non so quanto mi resti da giocare. Non escludo nulla, ma so di avere ancora voglia di andare in campo. Ho un anno di contratto con l'Inter, se non mi cacciano resto. Non voglio ritirarmi col rimpianto di averlo fatto troppo presto". Ha poi confessato: "Dopo l'Inter smetto. Non voglio abbassare il livello, non tornerò a giocare in Armenia e mete come l'Arabia non mi interessano. Con tutto il rispetto, amo il calcio per il gioco, non per i soldi. Quando mi sveglio ho voglia di allenarmi e dimostrare quel che valgo".
"Dobbiamo rialzarci, imparare e andare avanti"
I nerazzurri sono negli Stati Uniti per il Mondiale per club con un allenatore nuovo e una cicatrice ancora fresca causata dalla sconfitta in Champions. Mkhitaryan ha detto: "Con Chivu va bene, la filosofia e le idee sono nuove. Siamo partiti subito con un torneo vero, abbiamo poco tempo. Lui è serio e simpatico, ci supporta mentalmente e nella tattica. Fin dal primo allenamento si è vista la sua impronta". Questa competizione può essere fondamentale per aiutare l'Inter a superare la delusione del 31 maggio, come ha sottolineato il centrocampista: "Può essere d'aiuto, ma la cicatrice resta. Il dolore non si cancella, è stata una sconfitta brutta. Non dimentichiamo il percorso che ci ha portato fin lì, abbiamo fatto grandi partite, ma indietro non si torna. Dobbiamo rialzarci, imparare e andare avanti". Ha poi continuato: "Non serve pensarci troppo a quanto successo. Io dopo Monaco mi sono confrontato con mia madre, con gli amici. Dobbiamo lavorare per vincere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e nei prossimi anni".
