Torino, Baroni: "Lavoro e passione. Ricci e Milinkovic-Savic? Conoscevo la situazione"
LA PRESENTAZIONEIl nuovo allenatore del Toro si presenta: "La premessa è il lavoro, gli obiettivi li dovremo conquistare giorno dopo giorno, i proclami non mi piacciono. Rosa? Sono abituato a lavorare in maniera forte su chi ho a disposizione". Sugli addii pesanti: "Non c'erano le premesse per tenerli. Il mio calcio? Prima pensiamo a fare gol, poi tutto il resto"
Lavoro, dedizione, passione granata, e poi il mercato con gli adii di Ricci e Milinkovic-Savic, come sta Zapata e quale sarà il suo calcio. Baroni si presenta: prima conferenza da nuovo allenatore del Torino nel mezzo della preparazione estiva, dopo il recente doppio confronto (e doppio ko per 3-1) col Monaco. Obiettivi? Baroni non si sbilancia: "La premessa è il lavoro, gli obiettivi li dovremo conquistare giorno dopo giorno. I proclami non mi piacciono - ha precisato -, preferisco il lavoro e la dedizione, non vedo l'ora di conoscere e di percepire la passione granata, qui si vive di passione, si gioca e si lavora per la gente. La mia squadra deve trasferire emotività e anima".
"Ricci e Milinkovic-Savic? Ero consapevole della situazione"
Non può chiaramente mancare il tema mercato: "Rosa? Sono abituato a lavorare in maniera forte su chi ho a disposizione. Poi, come ben sapete, anche noi allenatori abbiamo dovuto un po' adattarci ad un mercato così lungo e che resterà aperto nonostante l'inizio del campionato". Sulle partenze di Ricci (Milan) e Milinkovic-Savic (Napoli): "Ero consapevole della situazione - spiega Baroni -, non ci sono i presupposti per tenere i giocatori quando ci sono delle opportunità come quelle che si sono verificate". E sempre in tema trattative: "Avere tutto e subito è impossibile, sia io che la società stiamo facendo un percorso di conoscenza. Siamo in contatto tutti i giorni e loro sono al corrente di quello di cui la squadra necessita".
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"Prima pensiamo a fare gol, poi tutto il resto"
Ma quale sarà la filosofia di calcio di Baroni? "Credo molto nell'emozionalità della squadra, voglio un gruppo che si batta con coraggio e voglia, con partecipazione collettiva". Poi entra più nel dettaglio tattico: "Abbiamo provato cose diverse, dal 3-4-3 a molti giovani. Come sistema di gioco credo molto nel doppio esterno, poi possono esserci delle varianti, e credo che i due mediani possano darci delle soluzioni offensive maggiori". Ma la mentalità è una sola: "Prima di tutto pensiamo a fare gol, poi da lì penseremo al resto".
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Come stanno Zapata e Schuurs
Infine qualche battuta sui singoli, soprattutto i due infortunati di lungo corso causa crociato, Zapata (ko da ottobre 2024) e Schuurs (lui out addirittura da ottobre 2023 e mai in campo nella scorsa stagione): "Zapata è giocatore fondamentale. La sua testa è sempre dentro la squadra, aspettiamo che lo sia anche il fisico, deve prendersi il tempo necessario. Schuurs? Siamo stati via parecchio e il ragazzo è rimasto a lavorare, il primo giorno che ci siamo incontrati mi ha detto: 'mister, io alla prima ci sono'. Ha tanta voglia, ma credo ci sia un percorso da fare e da valutare insieme all'area medica".
