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Serie A, Ezio Simonelli: "Avrei voluto far giocare la 1^ giornata negli Usa"

Serie A

In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, le parole del presidente della Lega Serie A, che oltre a parlare del possibile Milan-Como in Australia, rivela : "Avrei voluto disputare tutta la prima giornata negli Usa". Tutti i temi affrontati da Simonelli: dalla pirateria all'attrattività del campionato italiano all'estero, dal tema stadi fino all'idea di anticipare l'inizio della partite serali alle 20 

SERIE A, ANTICIPI E POSTICIPI: IL CALENDARIO

Dalle partite di Serie A all'estero alla pirateria e alla questione stadi, dall'attrattività del campionato italiano all'idea di far iniziare prima delle 20.45 le partite serali. In un'intervista al Corriere della Sera, il presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, parte da quelle che per il calcio italiano sono vere e proprie urgenze: "La prima urgenza è legata al discorso stadi, una vera emergenza per il Paese. Faccio una battuta: per fortuna non siamo degli appassionati bevitori di birra, altrimenti sarebbe un problema andare in bagno negli impianti. Il problema va affrontato non solo in vista di Euro 2032". Poi le altre urgenze: "I temi fiscali: se vogliamo rinverdire i fasti della Nazionale occorre investire sui vivai e in tal caso servono degli sgravi. Infine la pirateria, la madre di tutte le battaglie. Il danno economico per lo sport è di 350 milioni l’anno: sono partite le prime sanzioni per colpire l’utilizzatore del cosiddetto “pezzotto”, bisogna far capire che chi si affida alla pirateria sta rubando, quindi è un ladro. È un fatto anche culturale".

Milan-Como in Australia e l'idea dei match alle 20

Simonelli ha poi parlato della possibilità di disputare Milan-Como a Perth, in Australia, in concomitanza con i Giochi di Milano-Cortina che impegneranno lo stadio di San Siro a febbraio: "La Figc ci ha dato semaforo verde ed essendo Gravina vicepresidente Uefa confido che ce lo fornisca anche Ceferin. Quanto alla Fifa, Infantino mi ha ascoltato con attenzione. Del resto, San Siro non sarà disponibile a causa delle Olimpiadi invernali". E poi, sulla necessità di migliorare la cessione dei diritti tv all'estero: "Mi sarebbe piaciuto disputare tutta la prima giornata lontano dall’Italia: negli Usa, avevo ricevuto una proposta economica. Sarebbe bello poterlo fare in futuro, quando magari ci saranno regole più permissive". Gli stranieri sono troppi in campionato? "Non conta il numero, ma se sono di qualità. Sono arrivati Modric, De Bruyne, David, Noa Lang, Baturina. Servono i campioni per vendere le partite all’estero: anche io vorrei i nuovi Totti e Del Piero, ma non ci sono. Prima l’alto numero di stranieri nel nostro campionato veniva associato con i benefici fiscali del Decreto Crescita. Ora quel decreto, che ha dato indubbi risultati positivi, non è più in vigore, ma il numero di giocatori comprati all’estero è aumentato. Direi che anche senza le stelle come accadeva tempo fa, il nostro torneo resta il più interessante d’Europa: in sei anni hanno vinto quattro squadre diverse. Nessun campionato ha un grado di incertezza come il nostro". Quindi un cambiamento che vorrebbe poter introdurre: "Vorrei far appassionare i giovani che sono distratti dai social. Le partite non possono di sera iniziare alle 20.45, devono cominciare prima al fine di attrarre i clienti del futuro: dipendesse da me fisserei il fischio di inizio alle 20".

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