Il Como e la sfida tattica di Fabregas

Una sfida con sé stesso e con gli altri. Continua, destinata a rinnovarsi e trasformarsi sotto aspetti sempre più difficili. Cesc Fabregas vive così il suo lavoro da allenatore. Con una voglia costante di migliorarsi e migliorare il suo Como, partita dopo partita. E, a proposito di sfide, ce n'è una non banale in cui lo spagnolo si è impegnato in questa estate, prima di iniziare la sua seconda stagione in Serie A: quella di far coesistere cinque calciatori offensivi. Sì, avete letto bene: nelle prove di questi mesi, tra allenamenti e amichevoli, nella mente dell'allenatore spagnolo è cresciuta sempre più l'ipotesi di trasformare il 4-2-3-1 utilizzato per gran parte dello scorso campionato in un 4-3-3. Con mezzali che più che centrocampisti sono degli attaccanti aggiunti: Nico Paz sul centro-destra e il neoarrivato Baturina sul lato opposto. Con Diao e una delle tante ali arrivate fin qui sul mercato ai lati del centravanti, un'altra delle novità degli ultimi giorni: Alvaro Morata. Cinque calciatori su undici con spiccate qualità offensive. Tanto? Certamente. Troppo? Forse. Ma non per Cesc. Le sue idee di calcio l'Italia ha imparato a conoscerle già da tempo. E su quegli stessi tasti sta battendo molto in questi giorni coi suoi giocatori. Conduzione di palla, uno contro uno , ma anche pressing molto alto. E la volontà di sfruttare al meglio le sostituzioni e una rosa che, rispetto allo scorso maggio, è cresciuta in qualità e quantità. Oltre ai cinque calciatori citati, titolari in una formazione ideale del Como, ce ne sono altrettanti che hanno poco da invidiare a quelli elencati: Da Cunha e Caqueret hanno dimostrato nello scorso girone di ritorno di essere due centrocampisti perfetti per il gioco a tutto campo che praticano i lariani. Un calcio fatto di possesso e qualità, senza paura di mantenere le proprie idee e la propria natura anche di fronte ad avversari molto più grandi. Come successo anche pochi giorni fa a Barcellona, nel trofeo Gamper, contro uno dei club più forti al mondo. Una gara persa e male, con un 5-0 a favore di Lamine Yamal e compagni. Affrontati però sempre a testa alta, come nel credo di Fabregas. “Se retrocedo, retrocedo con le mie idee” diceva qualche mese fa l'ex centrocampista, nel periodo più complicato dell’annata di ritorno del Como in Serie A. Il tempo gli ha dato ragione. L'obiettivo ora è ripetersi e alzare ulteriormente il livello. Un ruolo chiave, per questa idea di gioco, lo ricopre il playmaker. In questo 4-3-3 che somiglierà sempre più a un 4-1-4-1 è fondamentale la capacità di dettare i tempi e recuperare palloni, guidando tutti i compagni, del centrocampista centrale. Una posizione in cui, sempre col mercato aperto e quindi con possibili novità in arrivo, nel Como formato 2025/26 abbiamo visto fin qui alternarsi due calciatori: Maximo Perrone, acquistato a titolo definitivo dal Manchester City dopo il prestito della scorsa stagione, e Sergi Roberto, provato con insistenza in questa ‘nuova’ posizione. Alle spalle del ‘pivote’ di chiara ispirazione catalana, una linea difensiva rigorosamente a quattro. Con i terzini a muoversi da centrocampisti aggiunti, forti tecnicamente e bravi a entrare nel campo, e i centrali che devono essere in grado di impostare e difendere a uomo con molto campo alle spalle. Ecco perché, con un'operazione in stile Nico Paz, i biancoblù hanno deciso di portare in Italia Jacobo Ramón dal Real Madrid. Classe 2005, un metro e 96 centimetri di forza fisica e velocità e quella naturalezza nella gestione del pallone anche sotto pressione che tanto piace a Fabregas. Una dote condivisa anche con Jean Butez, il portiere che - oltre a saper parare - come sempre più spesso capita, è anche il primo a impostare il gioco. Con passaggi corti, com'è stato per gran parte dell'anno scorso. Ma anche con lanci lunghi verso le ali rapide e brave nel dribbling, come successo quest'estate e anche nella sfida di Coppa Italia vinta contro il Südtirol. Principi chiari, idee da inculcare e sviluppare sempre di più. In una stagione che, dopo una campagna acquisti da oltre cento milioni di euro, nelle intenzioni di tutto il club deve vedere il Como protagonista anche in campo.

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Marco Demicheli