L'arte, il canto e... l'altro volto di Folorunsho

Come ti senti? Cosa potrai dare a questo Cagliari? "Sono molto contento. Ho avuto subito una bella impressione, mi hanno accolto tutti bene: i tifosi, la società e la squadra. Sono molto soddisfatto della decisione che ho preso. A livello fisico posso dare una mano a recuperare i palloni, a far respirare un po' di più la squadra. Poi, qualsiasi cosa mi verrà chiesto, mi metterò a disposizione per cercare di dare il meglio per la squadra" Per uno scherzo del destino, la prima squadra che incontrerete sarà proprio la tua ex squadra: la Fiorentina. Hai già detto che non ti fa un particolare effetto, suggerirai ai tuoi compagni qualche cosa? Li metterai in guardia? "Beh, sicuramente. Di qualche calciatore dirò un po' di più le caratteristiche nel dettaglio, per cercare di dare una mano ai miei compagni su come affrontarli. Ma non anticipo nulla" Voi che partita farete? "Daremo tutto. Perché è la prima giornata di campionato, perché ci teniamo a regalare la prima gioia ai nostri tifosi nella loro casa. Nella nostra casa. Faremo del nostro meglio per cercare di portare a casa il risultato" Pensi ancora alla nazionale? "È un obiettivo. Vorrei tornarci. Anche se l'obiettivo più importante è sempre quello di squadra: quando si raggiunge il traguardo del gruppo anche senza volerlo si fanno dei numeri importanti anche da un punto di vista individuale" Cosa serve per trovare continuità in nazionale? "Prestazioni. E testa libera. Non bisogna pensare troppo, bisogna andare in campo ogni domenica e dare il massimo. Poi vedremo quello che arriverà. L'importante è dare sempre il massimo" Hai cambiato diverse maglie finora in carriera. Quale ti ha dato qualcosa in più rispetto alle altre? "Per il momento la città a cui mi sono attaccato un po' di più forse è stata Bari. Mai avrei immaginato che poi sarei arrivato a Cagliari e avrei avuto fin da subito queste impressioni positive, con la squadra, con i compagni, con i tifosi, con l'ambiente. Sono molto contento di quello che mi sta succedendo" Anno dopo anno sei cresciuto. Hai avuto un modello particolare? "Sul campo non ho mai avuto un punto di riferimento preciso. Nella vita ho sempre avuto come modello mia madre, lei è il mio eroe. Mi è sempre stata vicina, nei successi come nelle delusioni. C'è sempre stata. Se devo scegliere un riferimento, è lei" L'insegnamento più importante che ti ha dato? "Di non mollare mai. Di impegnarmi con sacrificio, perché solo con il sacrificio si possono raggiungere grandi risultati" È vero che sei un amante dell'arte? "Non mi definirei proprio un amante. Mi piace visitare le città dove gioco, scoprire le varie culture, le tradizioni e la storia" Di Cagliari cosa ti incuriosisce? "Ancora non ho avuto il piacere di esplorare Cagliari a fondo. Nei giorni liberi ho approfittato per fare qualche gita al mare. Sicuramente durante la stagione imparerò a conoscerla meglio" Hai altre passioni oltre al canto? Abbiamo visto durante la presentazione con la squadra che canti benissimo. "Benissimo è un parolone . Mi piace molto stare con gli amici, passare il tempo con loro guardando qualche film. Adesso che sono a Cagliari approfitteremo della temperatura e delle belle giornate per fare qualche passeggiata. Verranno sicuramente a trovarmi spesso" Per stare in tema con il canto, ti vedremo mai fare un provino a X-Factor? "Non sarebbe una grande figura, né per me né per X-Factor " Allora ci prometti che la prossima canzone sarà in sardo? "Ci proverò, non assicuro nulla. Ci lavorerò. Mi faccio dare una mano da qualcuno del posto e vediamo cosa viene fuori"

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Valentina Caruso