Pioli: "La Fiorentina mi è entrata dentro. Avevo bisogno di ritrovare queste emozioni"

Mister Pioli, ben arrivato, o meglio bentornato a Firenze! Quando è finito il suo primo rapporto con la Fiorentina e con i Della Valle, si sarebbe mai aspettato di tornare? “Non lo so. Ho l’esperienza necessaria per capire che nel mondo del calcio può succedere di tutto, anche le cose più inaspettate. Non mi aspettavo una chiamata dalla Fiorentina, ma quando è arrivata è stato facile scegliere” La vedo emozionata. Ogni volta che parla della Fiorentina le brillano gli occhi. Che cosa rappresenta per lei questa società? “Mi è entrata dentro. Ho vissuto tante situazioni qui che ti fanno sentire parte di un certo modo di fare le cose. Abbiamo vissuto insieme momenti emozionanti, e la speranza di viverne altri insieme ai tifosi e ai giocatori mi ha spinto a dire subito sì. È stata una decisione presa senza pensarci troppo, sono felicissimo. Ho ritrovato persone con cui avevo già lavorato e un centro sportivo, il Viola Park, che è incredibile” È una Fiorentina motivata e anche lei aveva bisogno di una nuova sfida? “Avevo bisogno di una sfida perché ho passato un anno diverso, ho fatto un'esperienza che comunque è stata positiva, che andava fatta secondo me in quel momento lì, ma adesso avevo bisogno di sentire qualcosa di diverso e la chiamata della Fiorentina mi ha fatto vivere queste sensazioni. Per me è stato facile accettare questo nuovo incarico. Ringrazio il club, ringrazio anche la città per come sono stato accolto e quindi adesso tocca a noi dimostrare il nostro valore” Lei ha detto che vuole alzare il livello della squadra. Che obiettivo si è dato? Dove vuole portare questa Fiorentina? “Al livello migliore possibile, ma in questo momento non so dare una collocazione precisa. Negli ultimi campionati abbiamo visto una classifica molto corta: bastano 4 o 5 punti per passare dalla lotta Champions a uscire dalle coppe. La Fiorentina ha fatto due semifinali di Conference, ma poi non è riuscita a vincere. Noi vogliamo fare il massimo per non avere rimpianti a fine stagione” Kean ha speso belle parole sulla Fiorentina nella serata della presentazione. Rimane? “Sono state belle parole. Io posso dire che quando gli ho parlato nei giorni scorsi al telefono e per quello che sto vedendo in questi giorni è un ragazzo felice, contento, molto riconoscente al club, alla città, per il sostegno e la fiducia che gli hanno dato. È un giocatore molto forte, che però può ancora crescere secondo me. Gliel'ho detto, può fare ancora meglio. Lo vedo molto motivato, poi dopo su quelle che saranno le sfaccettature o le situazioni nel mercato, in questo momento faccio fatica a fare delle previsioni” Davanti avete giocatori straordinari come Kean, Gudmundsson e Dzeko. Possiamo vederli tutti insieme? “Sì, la mia volontà è quella di costruire una squadra di qualità. Ma la qualità da sola non basta per vincere le partite. Prima di tutto serve una squadra che attacca e difende insieme. Se c'è la disponibilità mentale, se c'è la voglia di sacrificarsi per il nostro tipo di gioco e di lottare su ogni pallone, la qualità non può che essere un valore aggiunto. In questo momento sono molto positivo, perché ho trovato anche uno spessore umano importante e soldio in questo spogliatoio. Credo che queste siano le giuste basi per lavorare bene” Non le chiedo nomi di mercato, ma che tipo di giocatori vuole per questa nuova Fiorentina? “Se prenderemo nuovi giocatori, dovranno alzare il livello della squadra. Questo non significa che saranno migliori di quelli attuali, ma magari più funzionali al nostro stile di gioco. Ho detto alla società che per le prossime tre settimane voglio concentrarmi sul gruppo che ho a disposizione. Dopo le amichevoli capiremo meglio come e se intervenire” Le piace Asllani? “Sì, mi piace tantissimo Sinner . Gli faccio i complimenti e lo invito ufficialmente al Viola Park! Sarebbe un onore per tutti noi”.

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Vanessa Leonardi