La Spal si gode Antenucci, il bomber in bicicletta

La passione per il numero sette l’ha sempre avuta, senza neanche un motivo preciso. Attrazione fatale, sì. Che poi quel numero, oltre ad essere quello che porta sulla maglia, sia diventato ancora più speciale essendo il giorno in cui è anche nata una delle sue due figlie, beh allora sì che è proprio destino. Il gol, invece, quello è questione di DNA. Le qualità si allenano, anni di sudore e sacrificio, ma quell’istinto sotto porta è una cosa che bisogna avere dentro. E Mirco Antenucci lo ha eccome. Basta guardare i numeri della sua carriera. 102 due gol tra i professionisti, 90 dei quali realizzati tra Championship inglese e Serie B italiana. L’ultimo sabato scorso contro il Brescia con la maglia della Spal: stop di petto con dribbling incluso, poi conclusione precisa. Bello, bellissimo. Ci sarebbe poi da aggiungere anche un assist, quello che ha permesso a Finotto di realizzare il 3-2 decisivo proprio a pochi passi dalla linea di porta. E pensare che Cristian Brocchi alla vigilia lo aveva detto: “Un giocatore che toglierei alla Spal? Antenucci”. Presentimento azzeccato.

La “liberazione” dopo il gol alla Salernitana, il primo in maglia Spal, poi la tripletta contro l’Avellino “Perché anche se mi facevano i complimenti per le prestazioni, quello che conta per un attaccante è fare gol” e sabato altra esultanza: quinta rete in campionato. Poi il ritorno a casa dalla moglie e dalle due figlie e magari, approfittando dei giorni di riposo concessi da Leonardo Semplici (la Spal riprenderà gli allenamenti mercoledì prossimo in vista della sfida con il Trapani in programma lunedì sera), una passeggiata in… bicicletta! Esatto, bicicletta. Mirco Antenucci in giro per Ferrara (città che adora) si sposta quasi sempre così, anzi a volte si presenta anche all’allenamento su due ruote. Visti i risultati, Semplici e tutto il popolo della Spal non possono che apprezzare.