Avenatti frena il Frosinone, Cittadella ko a Carpi

Serie B
I ciociari di Pasquale Marino mancano il sesto successo consecutivo al Matusa contro la Ternana (Foto LaPresse)
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Dopo 5 vittorie di fila la capolista di Marino impatta 1-1 al Matusa contro la Ternana nella 16.a giornata della Serie B. Va agli emiliani lo scontro diretto al Cabassi, un punto per Spal e Benevento. Pari anche a Perugia, Brescia esaltato da Bisoli. In coda respirano Pisa e Cesena

Vietato soffrire di vertigini al comando della Serie B. Archiviata la doppia disfatta del Verona, atteso domenica dal Bari al Bentegodi, il Frosinone incespica nella prima uscita da capolista del campionato. Al Matusa è 1-1 contro la Ternana, pareggio che interrompe una striscia ciociara da record in B (5 vittorie di fila) e serve l’assist per il controsorpasso alla corazzata Hellas. Ai padroni di casa non basta Ariaudo, già decisivo a Novara, complice il rigore trasformato da Avenatti che muove la classifica degli umbri di Carbone. Se la serie utile recita 9 gare utili con 23 punti all’attivo, l’amaro in bocca è tutto per Marino coinvolto nel braccio di ferro con Pecchia. Il gong al prossimo round fornirà un quadro più limpido della lotta al vertice.

Riscatto Carpi - Annacquata dalla pioggia di pareggi, la bagarre playoff nella 16.a giornata non mescola equilibri e gerarchie eccezion fatta per l’incrocio al Cabassi risolto dal Carpi. Il 2-0 emiliano, targato Catellani-Lasagna, rilancia la squadra di Castori e costa un nuovo stop al Cittadella agganciato al terzo posto dal Benevento. Non un sorpasso, quindi, poiché i campani reduci da 4 vittorie di fila non vanno oltre lo 0-0 sul campo del Vicenza vicino ai tre punti (traversa di Raicevic). Prosegue la maledizione del Menti, ancora orfano di gioie in stagione. Pareggio senza reti anche a Ferrara tra Spal e Latina, risultato che alimenta le strisce utili (5 e 4 risultati) ma non certifica lo slancio preteso da Semplici e Vivarini. Segno ‘X’ a referto pure al Curi dove il Perugia non sblocca lo 0-0 imposto dal Novara: restano 7 le lunghezze in classifica tra gli umbri in piena zona playoff e i piemontesi quantomeno efficaci lontano dal Piola.

Festa al Manuzzi - Se il bilancio in trasferta parla di 4 sconfitte consecutive, il Brescia si rialza al Rigamonti senza gli squalificati Caracciolo, Sbrissa e Torregrossa. Decide l’acuto di Bisoli contro l’Ascoli di Aglietti, ora penultimo insieme al Vicenza ma con un match da recuperare con l’Entella. Ancora più netto il successo casalingo del Cesena firmato da Djuric, Dalmonte e Ciano, reti che valgono l’aggancio allo spento Avellino in formato trasferta (solo 2 punti in 8 gare lontano dal Partenio). Resta un tabù il fattore esterno per Toscano, mentre Camplone trova un’altra gioia al Manuzzi. Dura 556’ il digiuno da reti del Pisa, interrotto da Eusepi in un match fondamentale per Gattuso reduce da 3 ko di fila e 9 turni senza squilli. Il centravanti toscano stende il Trapani ultimo della classe e riporta il sereno sopra l’Arena Garibaldi, già confortata dall’agognato passaggio di proprietà atteso dalla scorsa estate.