Palermo, Baccaglini non è più presidente

Serie B
Baccaglini e Zamparini, Palermo (Getty)
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Una nota ufficiale pubblicata sul sito web della società rosanero annuncia le dimissioni della maggioranza del CDA: Paul Baccaglini non è più il presidente del club, gestione provvisoria affidata a Maurizio Zamparini

"L'U.S. Città di Palermo comunica che ieri, giorno 3/7/17, la maggioranza del CDA ha rassegnato le dimissioni. Pertanto l'intero consiglio ed il presidente sono decaduti dalle loro cariche. Dopo 10 giorni dal 3/7/17 verrà nominato il nuovo consiglio e designate le cariche di presidente e consiglieri delegati. La gestione provvisoria attuale è affidata all'attuale consigliere delegato", con una nota pubblicata sul sito web della società rosanero, si chiude di fatto la vicenda relativa al mancato accordo tra Maurizio Zamparini e Paul Baccaglini per la cessione del club. Una trattativa che avrebbe dovuto portare al passaggio di consegne del Palermo, ma l’operazione è naufragata nei giorni scorsi. E adesso si è passati agli atti formali. Come da accordi presenti nel contratto, infatti, Paul Baccaglini ha rassegnato le dimissioni da presidente del Palermo, con la gestione provvisoria della squadra che è stata affidata a Maurizio Zamparini (il consigliere delegato presente nel comunicato ufficiale).

 

La verità di Baccaglini

Prima ancora dell’ufficialità delle dimissioni da presidente del Palermo, Paul Baccaglini nei giorni scorsi ha voluto salutare il popolo rosanero rivelando le sue verità sul mancato closing: "La mia squadra e io prendiamo atto del rifiuto della nostra proposta per l'acquisizione del Palermo Calcio. In questi mesi, ho chiamato a raccolta quelli che reputo tra i migliori professionisti per strutturare un progetto che potesse essere sostenibile e di crescita per il futuro della società. Alla città che così calorosamente mi ha accolto, rivolgo un sentito grazie con la speranza che un giorno le nostre strade potranno tornare a incrociarsi e che nel frattempo possa trovare la necessaria serenità. Ho sempre parlato dell'opportunità di acquistare il Palermo come un investimento e come tale deve quadrare anche a livello numerico. Il risultato di questo intenso lavoro è un'offerta che a nostro giudizio poteva soddisfare tutte le parti interessate con le doverose garanzie di pagamento, tenendo chiaramente gli interessi della squadra al primo posto, com'è giusto che sia. Ad avvalorare questo, la struttura dell'offerta prevede una dilazione dei pagamenti su base comunque garantita con un'ulteriore importante integrazione anch'essa garantita alla promozione in serie A. Pur apprezzando l'apprensione di Zamparini per tutelare e salvaguardare il futuro del Palermo, ritengo che le garanzie circa il piano di investimenti, che chiaramente passa anche per lo sviluppo imprenditoriale di nuove strutture come lo stadio e del centro sportivo, non sia di sua diretta competenza dal momento che non sarà più di sua proprietà", le parole di Baccaglini.