L'allenatore boemo non ha un giudizio positivo del videoassistente: "Ci sono meno cartellini e gli arbitri si sentono migliorati, ma non è così". Sul suo Pescara: "Siamo una squadra giovane, a volte non giochiamo come vorremmo"
Nelle dichiarazioni sugli arbitri Zdenek Zeman non sempre è stato coerente. Nel 2012: "Gli errori arbitrali non decidono le partite". Nel 2017 : "Nel mio secondo campionato alla Roma ci sono mancati 23 punti per errori arbitrali". Il primo parere sul Var è arrivato oggi: "Gli arbitri sono contenti perché quest’anno ci sono meno espulsioni e meno ammonizioni, quindi si sentono migliorati". Ha detto l'allenatore del Pescara, che ha proseguito così: "I cartellini non sono un indice attendibile, ci sono partite in cui succedono cose più gravi, in altre meno". In definitiva: "Il mio giudizio non è positivo, il calcio è un gioco. I giocatori sbagliano, possono sbagliare anche gli arbitri. Errare è umano. Quello che è umano è giusto".
"I miei giovani devono imparare"
Il tecnico boemo è tornato a Pescara dopo lo straordinairo campionato cadetto 2011-2011, vinto con 83 punti grazie alle magie di Veratti, Insigne e Immobile. Non altrettanto esaltante l'inizio della stagione in corso, 6 punti frutto di 1 vittoria, 1 sconfitta e 3 pareggi: "Siamo una squadra giovane, cerchiamo di imparare. Non è facile. In certi momenti non giochiamo il calcio che ci piacerebbe, ma stiamo lavorando".