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Juve Stabia, disposta l'amministrazione controllata dal tribunale di Napoli

Serie B

È stata disposta l'amministrazione controllata per la Juve Stabia a causa di presunte infiltrazioni mafiose. "Gli spostamenti della squadra, la sicurezza, il beveraggio, le gestione dei biglietti: tutto era nelle mani della camorra", ha detto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri. Il prefetto di Napoli non esclude che si possa chiedere alla Federcalcio il rinvio di alcune gare per avere la possibilità di riorganizzare i servizi risultati contaminati dalla camorra

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È stata disposta l'amministrazione controllata per la società sportiva Juve Stabia a causa di presunte infiltrazioni mafiose. Il decreto (che riguarderebbe anche altre società che si occupano dei servizi annessi alle manifestazioni sportive) è stato emesso dal tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, del Procuratore Nazionale Antimafia e del Questore di Napoli. A gestire la società adesso dovrebbe essere un pool di professionisti appositamente nominato. Al momento la Juve Stabia è settima nel campionato di Serie B con 13 punti.

Gratteri: "Tutto era nelle mani della camorra"

"Gli spostamenti della squadra, la sicurezza, il beveraggio, le gestione dei biglietti: tutto era nelle mani della camorra". Lo ha detto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, nel corso di una conferenza stampa indetta dopo la disposizione dell'amministrazione controllata della Juve Stabia. "Fa scalpore che la Juve Stabia militi in Serie B"

Melillo: "Quadro allarmante, non riguarda solo il calcio"

"Un quadro generale preoccupante, un caso scuola": così il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo ha definito la "subordinazione" della Juve Stabia alla camorra. "Si tratta - ha detto Melillo - del terzo caso in Italia: prima della Juve Stabia ci sono stati analoghi provvedimenti per il Foggia Calcio e il Crotone Calcio". Melillo ha poi aggiunto: "Il mio ufficio ha la convinzione profonda che analoghi provvedimenti riguarderanno anche altre società in futuro: il quadro è davvero allarmante e non riguarda solo le regioni dove tipicamente sono radicate le mafie e non riguarda solo il calcio". Il procuratore nazionale ha voluto ricordare che la presenza dei gruppi mafiosi ha prodotto "una degenerazione delle logiche che regolano le manifestazioni sportive: tutto questo crea un clima nel quale si possono verificare tragedie come quella di Rieti", in cui è morto un autista che trasportava i tifosi del Pistoia Basket di ritorno da una trasferta a Rieti.

Il prefetto di Napoli: "Società da bonificare"

Sarà un provvedimento articolato "che segnerà uno spartiacque della gestione di questa società". Lo ha detto il prefetto di Napoli, Michele Di Bari. "I magistrati hanno individuato una serie di defaillance e adesso bisogna accompagnare questa società in un percorso di legalità". In prefettura, ha detto ancora Di Bari, "è già al lavoro un gruppo interforze per eventuali provvedimenti". L'obiettivo, ha voluto sottolineare Di Bari, "è bonificare la società". Di Bari non esclude che si possa chiedere alla Federcalcio il rinvio di alcune gare per avere la possibilità di riorganizzare i servizi risultati contaminati dalla camorra.

Il settore giovanile usato "per formare i minori ai disvalori"

Anche il settore giovanile della Juve Stabia è risultato gestito da personale riconducibile alla camorra: lo ha sottolineato nella conferenza stampa in Procura il questore di Napoli, Maurizio Agricola. Si tratta di un settore - ha spiegato Agricola - che veniva utilizzato "per acquisire consenso tra i minori per formarli a elementi di disvalore". Come spiegato dal questore, tutto è partito il 9 febbraio 2025 quando, durante un controllo, è stato scoperto che una persona ritenuta legata a un gruppo malavitoso si occupava del servizio di sicurezza durante le manifestazioni sportive. Dagli accertamenti è emerso che c'erano parecchi settori della Juve Stabia "gravemente inquinati", come la security e il ticketing. "C'era anche chi alterava i dati dei soggetti sottoposti a Daspo - ha detto ancora Agricola - per consentire loro di entrare nello stadio. Poi c'era anche un'opaca gestione dei biglietti omaggio con i quali si consentiva una folta infiltrazione allo stadio di soggetti legati alla camorra".

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