Bari, Galano ci crede: "Sogniamo la Serie A"

Serie B
Cristian Galano, esterno del Bari (lapresse)

L'esterno biancorosso già a quota 9 gol in campionato: "Sono maturo, fisicamente e mentalmente. Sto vivendo uno di quei periodi in cui mi riesce quasi tutto". Sul sogno Serie A: "Ci crediamo, ma ancora non è il momento di pensarci"

Nonostante l’iniziale infortunio, è stato un avvio di stagione incredibile per Cristian Galano. L’esterno del Bari ha finora segnato ben nove reti in campionato (in altrettante partite), utili a portare il club pugliese fino al terzo posto in classifica. Nell’ultimo weekend, il 26 foggiano ha superato le 200 presenze in Serie B, gioia di cui ha raccontato: “Ho saputo di questo traguardo solo dopo averlo raggiunto - ha detto - Mi fa piacere averlo festeggiato con un gol. Sono felice per come è iniziata la stagione, mi auguro di continuare così. Oggi sono un ragazzo maturo. A livello tecnico e mentale. Sono più sicuro quando tento una giocata. Sto vivendo uno di quei periodi nei quali mi riesce tutto o quasi”. Dopo un avvio di stagione balbettante, il Bari sembra ora aver recepito i dettami di Fabio Grosso e la squadra sembra girare molto bene: “Il mister non mi chiede cose straordinarie, semplicemente mi permette di fare ciò che meglio mi riesce. E si vede. Ha un’idea di calcio chiara e di valore, la squadra lo segue in tutto”.

"Giocare al San Nicola è emozionante"

Unica - grande - pecca dei biancorossi è l’atteggiamento lontano dal San Nicola, spesso insufficiente per portare a casa punti. Ancora manca la vittoria fuori casa, che potrebbe però arrivare la prossima settimana a Novara. “Al San Nicola ormai ci sono abituato - ha continuato Galano - eppure ogni volta giocare in quello stadio mi trasmette sensazioni stupende per il calore e la passione della gente. Quando segno lì, mi emoziono. La serie A è il sogno di tutti, io non faccio eccezione. Ma non è questo il momento di pensarci. L’obiettivo è disputare un’annata di spessore provando a fare qualcosa di straordinario. Per me conta solo il presente. Ci vuole continuità. Chi ne ha di più, alla fine sale. È la componente che maggiormente fa la differenza. In un campionato così lungo, impegnativo per la testa come per le gambe, sapersi gestire non è affatto facile”, ha concluso l’esterno del Bari.