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Avellino, Paghera: "Dette troppe parole: per ricompattarci servono i punti"

Serie B
Lo stadio Partenio (getty)

Il centrocampista dell'Avellino a pochi giorni dalla sfida salvezza con la Ternana: "Sarà una bivio tra la vita e la morte: stringiamoci tutti attorno alla squadra. Il Natale lo abbiamo quasi rovinato, speriamo di recuperare facendo trascorrere un buon Capodanno"

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L’Avellino lotta per trovare la vittoria, che ormai manca da circa due mesi. Gli ultimi tre punti raccolti in campionato il 24 ottobre scorso, contro la Pro Vercelli: da quel giorno tre sconfitte e sei pareggi. Una marcia da invertire a partire dalla prossima settimana, quando al Partenio arriverà la Ternana, appena un punto dietro la squadra allenata da Novellino. Questi giorni saranno utili alla squadra per ricompattarsi: la gara di giovedì sarà da vincere a tutti i costi. Concetto, questo, ribadito da Fabrizio Paghera, centrocampista biancoverde: “Di parole ne sono state dette troppe, tante”, ha detto, dopo la cena di Natale della squadra, in visita presso il reparto di pediatria dell’Ospedale Moscati. “Per ricompattarci servono tre punti e non le chiacchiere. Dobbiamo stare tutti uniti: quella contro la Ternana sarà una partita come col Latina all'ultima giornata dello scorso campionato. Dopo il match ognuno farà le sue valutazioni: giocatori, società e tifosi. Prima stringiamoci attorno all'Avellino: la prossima partita è un bivio tra la vita e la morte. Il Natale lo abbiamo quasi rovinato, speriamo di recuperare facendo trascorrere un buon Capodanno”. Una battuta, poi, anche sull’iniziativa che ha permesso ai giocatori di regalare gadget e sorrisi ai piccoli pazienti dell’Ospedale avellinese: “Per noi è stato un onore essere qui, nonostante il nostro morale calcistico non sia dei migliori. Questi eventi, però, vanno oltre i calcio: ingenerare un piccolo sorriso in questi bambini vale più di tutto. I doni sono stati apprezzati? Questa è una terra che si identifica tanto con la propria squadra, come in poche altre parti d’Italia”, ha concluso Paghera.