Il nuovo attaccante rosanero si presenta: "Mi paragonano a Mandzukic per come mi sacrifico in campo. Inzaghi mi ha insegnato tanto, non voleva lasciarmi andare ma poi era contento per me". Il ds Lupo: "Moreo calciatore completo. Calaiò? Idea che prendiamo in considerazione"
Secondo rinforzo dopo Fiore, il Palermo completa l'attacco con Stefano Moreo. L'ormai ex calciatore del Venezia si è presentato così all'ambiente rosanero: "Faccio molto movimento e tanta corsa per tutto il campo – ha dichiarato in conferenza stampa - Fino a qualche anno fa ero un esterno da 4-4-2. Mi paragonano a Mandzukic? Lo hanno fatto in tanti, per il modo in cui mi esprimo in campo. Devo molto a Inzaghi, mi ha lanciato in questo anno e mezzo al Venezia ed è stata una bellissima persona. Mi ha lasciato parecchio, il suo modo di stare in campo ce lo trasmette sempre e ci ha insegnato a non mollare mai, anche su palloni apparentemente persi. Questa era la sua forza e infatti faceva sempre gol. Anche sui movimenti, me ne ha fatti vedere tanti, soprattutto sul come prendere la palla e scattare sul filo del fuorigioco. So che non voleva lasciarmi andare via, ma parlando con lui ho visto che era contento per me, per il trasferimento di un suo giocatore in un club del genere".
Lupo: "Moreo completo. Calaiò? Un'idea"
Di questo nuovo rinforzo ha parlato anche il direttore sportivo Fabio Lupo: "Sabato ha già fatto vedere le sue qualità e le sue caratteristiche. Siamo contenti perché abbiamo centrato l'identikit primario, cercavamo un giocatore con caratteristiche diverse dagli attaccanti che abbiamo, soprattutto nel gioco aereo. Abbiamo preso un giocatore completo, non è il classico pennellone che cerca palla di testa, ma un giocatore di grande dinamismo e qualità morali. Un giocatore apprezzatissimo ovunque sia stato. Sapete quanto queste qualità siano importanti per me e per l'allenatore, quanto quelle tecniche. Siamo convinti che sia il giocatore giusto al momento giusto. Altri arrivi in attacco? L'operazione Calaiò può avere senso per italianizzare la rosa, conosce inoltre il campionato e l'ambiente. Sono idee che prendiamo in considerazione come altre, è un giocatore che può avere una sua logica. Se non dovesse arrivare, però, possiamo andare avanti lo stesso. Il mercato di gennaio, poi, è il mercato delle opportunità: a volte si creano degli intrecci che suggeriscono opzioni diverse e noi siamo nelle condizioni di poter fare tutto in totale serenità, sempre con l'intento di migliorare questo organico, anche se non sarà facile. Callegari? Non gioca in un ruolo dove necessitiamo di rinforzi, ma potrebbe essere un innesto in prospettiva".