Pescara, Zeman: "Il Frosinone è la squadra più forte del campionato"

Serie B
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L'allenatore del Pescara: "Il Frosinone è la squadra più forte del campionato, noi dovremo fare il nostro e sfruttare gli spazi. Mercato? La società ha fatto il possibile, ora siamo in tanti e mi dispiace per i giovani che troveranno meno spazio ma io non chiudo la porta a nessuno"

Prima la vittoria di Foggia, poi la sconfitta interna contro il Perugia: i due volti dell'inizio di girone di ritorno del Pescara. La squadra di Zeman è ora attesa dall'esame Frosinone, trasferta difficile contro la capolista del campionato di Serie B. L'allenatore boemo l'ha presentata così: "Il Frosinone è la miglior squadra del campionato, giocano da tanti anni insieme e sono collaudati – ha dichiarato Zeman in conferenza stampa – Noi dobbiamo cercare di fare il nostro, provando a metterli in difficoltà sfruttando gli spazi soprattutto a centrocampo”. E' un Pescara che si è rinforzato molto sul mercato: “Ma non do voti – prosegue Zeman – La società ha provato a fare tutto quello che poteva. Siamo tanti, mi dispiace per i giovani che non troveranno spazio ma io non chiudo la porta a nessuno".

Sul mercato e i rinforzi del Pescara

Non solo il Pescara, tante le squadre che si sono rinforzate in questo mercato di gennaio: "Speriamo di uscirne più forti – continua Zeman – Sono contento della rosa che ho, tutte le squadre hanno provato a rinforzarsi ma solo il campo darà le risposte”. Sui nuovi acquisti: “Falco e Fiamozzi sono due rinforzi importanti, potranno aiutarci. Bunino non lo conoscevo, è un attaccante che spazia sul fronte offensivo. Fisicamente assomiglia ad Immobile, bisognerà vederlo in campo. Embalo? Era il nostro primo obiettivo ma ci sono state delle difficoltà nella trattativa con il Palermo. Poi è arrivato Falco, sono comunque soddisfatto. Machin viene dalla Primavera della Roma, è più un centrocampista qualitativo che quantitativo. Yamga lo conosco da soli tre giorni, ha delle qualità". Infine, sulle parole di Sebastiani aggiunge: "A Pescara sto bene, ma è normale che il mio lavoro è collegato ai risultati. Vorrei che la società seguisse una linea ben definita".