Pescara, Epifani: "Esonero? Non mi importa"

Serie B
Massimo Epifani, Pescara (foto sito ufficiale Pescara)

L’allenatore: "Mi importa solo il Pescara, non il futuro di Epifani. Il trend è negativo, ci sto mettendo tutto me stesso. Facciamo fatica a fare gol e alla prima difficoltà crolliamo buttando all'aria tutto quello che avevamo preparato"

Quattro sconfitte e un pareggio per il Pescara, che esce sconfitto anche dal Rigamonti. Contro il Brescia di Boscaglia la gara termina 2-1 in favore dei lombardi, nonostante il gol di Coulibaly i biancazzurri non riescono a mantenere il vantaggio e restano così fermi a quota 37 punti in classifica. Un 15 posto che non fa che peggiorare la situazione della formazione abruzzese, con la società che riflette sul da farsi per provare a migliorare la situazione. Il presidente Sebastiani starebbe infatti riflettendo su un possibile nuovo cambio in panchina ma è da escludere un ritorno, nelle prossime ore, di Zeman in panchina. Ore di riflessione, con la posizione di Massimo Epifani che è tutt’altro che stabile. Al termine della sfida, lo stesso allenatore, ha però detto di non essere preoccupato del suo futuro ma di pensare solo al bene della squadra. Queste, dopo il novantesimo, le dichiarazioni dell’allenatore: "Abbiamo fatto un errore evitabilissimo sul primo gol subito - ha iniziato dicendo - un errore stupido che ci ha compromesso la partita. La partita era in controllo".

"Nel secondo tempo poi abbiamo preso un altro gol su calcio d'angolo ed è diventata dura per noi perché ci siamo esposti. Poi avremmo anche potuto pareggiarla con Cocco, ma ci va tutto storto. Io in pericolo? Non mi importa. Mi importa solo il Pescara, non il futuro di Epifani. Il trend è negativo, ci sto mettendo tutto me stesso. Facciamo fatica a fare gol e alla prima difficoltà crolliamo buttando all'aria tutto quello che avevamo preparato. Dopo l'1-0 ero soddisfatto di quello che stavamo facendo, poi è arrivato un gol che si doveva evitare. Al rientro la partita era in equilibrio e abbiamo concesso un angolo dove avevamo perso il giocatore più importante della squadra, cioè Caracciolo. Poi abbiamo subito 3-4 occasioni da rete e alla fine potevamo anche pareggiarla con Cocco, ma ci manca anche la fortuna. Vivere in questo spogliatoio non è semplice, i ragazzi sono molto abbattuti", ha concluso.