Cremonese salva, Pesce: "Qui uomini con valori"
Serie BLa soddisfazione del giocatore: "È stato per noi un periodo altamente logorante, difficile da spiegare; solo noi potevamo capire cosa significava ritrovarsi ad allenamento ogni lunedì dopo un'altra gara senza aver vinto, e capisco anche che la gente cominciasse a mormorare"
Dopo un girone di ritorno tormentata, la Cremonese torna a vincere e conquista così i punti che le mancavano per poter festeggiare la salvezza aritmetica. Grande festa allo Zini dopo il rotondo successo della squadra grigiorossa sul Venezia, la formazione guidata da Andrea Mandorlini sale così a quota 48 punti e chiude un lunghissimo periodo di 18 gare senza vittorie. Nell’ultimo impegno della stagione la Cremo se la vedrà con il Cesena fuori casa, senza l’ansia di dover vincere a tutti i costi per centrare l’obiettivo. Il traguardo è stato festeggiato anche da Simone Pesce, che nel post partita ha parlato così: "Quando Juanito ha preso palla mi sono posizionato in modo da riceverla e provare subito la conclusione e il pallone per fortuna è finito sotto all'incrocio. Sul 3-1 anche dal campo avevamo capito che ce l'avevamo fatta. Insomma, ce lo meritavamo dopo una serie di diciotto partite senza vittorie. È stato per noi un periodo altamente logorante, difficile da spiegare; solo noi potevamo capire cosa significava ritrovarsi ad allenamento ogni lunedì dopo un'altra gara senza aver vinto, e capisco anche che la gente cominciasse a mormorare e a darsi delle spiegazioni. Il calcio è fatto anche di questo, la salvezza è dedicata a questo gruppo di ragazzi fatto di uomini e attributi. Siamo sempre rimasti compatti, sempre: le voci contrarie a questo sono arrivate anche qui ma sono solo falsità. L'importante è ricordarsi chi fossimo, giocavamo davanti ai nostri tifosi e avevamo una grossa opportunità".
Tutta la soddisfazione di Giampietro Perrulli nelle sue parole post gara: "La squadra ha gettato il cuore oltre all'ostacolo, ce l'abbiamo messa tutta e in campo si è visto: eravamo più cattivi, più aggressivi e arrivavamo sempre prima sulle seconde palle. Non ci hanno dato pensieri, se non per quel rigore a fine primo tempo. Il mio ruolo da esterno? È il mio da tanti anni, prima c'era un modulo diverso ma mi ero adattato bene ugualmente. Diciamo che dove sono ora riesco ad esprimermi meglio. Grazie al lavoro in settimana e ai compagni quando ricevo palla ho più soluzioni e questo è fondamentale".