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Cremonese, Cavion ko causa distorsione

Serie B
Michele Cavion, Cremonese (getty)

Il centrocampista ha riportato un’importante distorsione tibio tarsica destra. Per Marconi, uscito nel corso del primo tempo della gara con il Venezia, confermata la distrazione muscolare di primo grado alla coscia sinistra

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Ultimo appuntamento del campionato all’orizzonte anche per la Cremonese, che si prepara a tornare in campo dopo la salvezza raggiunta per affrontare il Cesena. Come riporta il sito ufficiale dello stesso club grigiorosso, quest’oggi la squadra è stata impegnata in un allenamento mattutino sul campo 4 del Centro Sportivo Giovanni Arvedi in vista della trasferta di Cesena. Dopo la fase di riscaldamento - si legge - sotto gli occhi del tecnico Mandorlini e del suo staff, i grigiorossi hanno alternato esercizi con il pallone e tiri in porta alla parte atletica finalizzata allo sviluppo della forza. L’allenamento è terminato con la classica partita. Nel corso della sessione di lavoro odierna si è infortunato Michele Cavion. Il centrocampista ha riportato un’importante distorsione tibio tarsica destra. Per Marconi, uscito nel corso del primo tempo della gara con il Venezia, confermata la distrazione muscolare di primo grado alla coscia sinistra. La squadra grigiorossa tornerà in campo domani, mercoledì 16 maggio, alle ore 17 per una nuova sessione di lavoro.

Chi sarà certamente a disposizione contro la squadra bianconera è Giampietro Perrulli, per cui era stata richiesta la prova tv dopo Cremonese-Venezia per condotta antisportiva. Il giudice sportivo ha però ritenuto giusto non punire il comportamento del giocatore grigiorosso e ha spiegato le sue motivazioni nel seguente comunicato: “Il Giudice Sportivo, ricevuta dal Procuratore federale rituale e tempestiva segnalazione (fax delle ore 11.31 del 14 maggio 2018) ex art. 35, 1.3, CGS circa la condotta tenuta al 3° del secondo tempo dal calciatore Giampietro Perrulli (Soc. Cremonese); acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Infront), di piena garanzia tecnica e documentale; osserva: nella circostanza segnalata, il calciatore rosso-grigio entrava palla al piede in area di rigore avversaria, allorché veniva affrontato da due calciatori arancio-nero-verdi, nel tentativo di scartarli cadeva a terra e l’Arbitro concedeva il calcio di rigore, ritenendo di natura fallosa l’intervento dei calciatori veneziani. Le immagini acquisite non consentono di esprimere un giudizio certo, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, circa la condotta gravemente antisportiva, costituita dall’evidente simulazione, tenuta dal Perulli; e, in tale situazione di incertezza probatoria, in dubio pro reo. P.Q.M. delibera di non dover adottare alcun provvedimento sanzionatorio in merito alla segnalazione del Procuratore federale circa l’ipotizzabile simulazione ravvisabile nella condotta del calciatore Giampietro Perrulli”.