All’Adriatico decidono tre calci di rigore: quello sbagliato dal Livorno con Giannetti sullo 0-0 nel primo tempo e i due segnati da Cocco a inizio ripresa. Inutile per Lucarelli il gol di Porcino arrivato al 68’ su uno splendido assist di Alino Diamanti
PESCARA-LIVORNO 2-1
49' rig. e 61' rig. Cocco (P), 68' Porcino (L)
Tabellino
Pescara (4-3-3): Kastrati; Balzano, Gravillon, Campagnaro, Del Grosso; Memushaj, Brugman, Melegoni (80' Kanouté); Mancuso (88' Perrotta), Cocco, Antonucci (73' Capone). All. Pillon
Livorno (3-5-2): Mazzoni; Di Gennaro, Dainelli, Gonnelli (79' Raicevic); Fazzi, Valiani, Luci, Rocca (56' Diamanti), Porcino; Kozak, Giannetti (45' Murilo). All. C. Lucarelli
Ammoniti: 35' Gravillon (P), 41' Dainelli (L), 52' Memushaj (P), 77' Del Grosso (P)
Note: 35' rig. sbagliato Giannetti (L)
Contropiede letale dei padroni di casa quattro contro due. È Melegoni ad essere steso in area da Gonnelli. Nessun dubbio sul fischio.
Vince il Pescara, che sfrutta al massimo i due calci di rigore con Cocco e ringrazia il Livorno per l’errore dal dischetto di Giannetti che avrebbe potuto cambiare completamente la partita. Padroni di casa in controllo del match, ma a un passo dal subire la rimonta dei neopromossi con un clamoroso palo di Kozak al minuto 83’ e un salvataggio di Campagnaro sulla linea al 93', che negano a Lucarelli il primo punto da allenatore in Serie B e sulla panchina del Livorno. Inutile la rete di Porcino che ha dimezzato il parziale, arrivata su splendido assist di uno dei tanti “veterani” di A che il Livorno ha nella propria rosa: Alino Diamanti. Per il Pescara prima vittoria in stagione dopo il pari nella prima contro la Cremonese.
La partita
La gara dell’Adriatico si apre subito con un colpo di scena nel riscaldamento, quando il portiere del Pescara Fiorillo si fa male a un’anca e deve cedere il proprio posto al vice Kastrati. Tra i pali l’albanese classe ’97 è protetto dalla difesa a quattro di Pillon, che sceglie come tridente offensivo del 433 Mancuso, Cocco e Antonucci. Nel Livorno, con Lucarelli all’esordio assoluto in B e nella sua squadra, c’è invece una difesa a tre, poi diventata a cinque durante la partita, e con due punte davanti. Kozak in attacco porta esperienza, così come Dainelli in difesa anche lui all’esordio in B dopo quasi 450 partite in Serie A. Due le grandi occasioni che animano un primo tempo non troppo spettacolare. Al 18’ la prima grande chance per i padroni di casa con Melegoni perfettamente smarcato da Antonucci ma neutralizzato nell’uno contro uno dall’uscita di Mazzoni. Dunque, a dieci dall’intervallo, il rigore fallito dal Livorno. Ingenuità di Balzano che costringe Gravillon al fallo su Rocca (apparso però appena fuori dall’area di rigore). Dal dischetto è Giannetti a risolvere le polemiche calciando male e fuori, salvo poi uscire per infortunio (per lui dentro Murilo) qualche minuto dopo.
Nella ripresa subito il bivio che cambia la partita, col secondo calcio di rigore di giornata questa volta assegnato per il Pescara, e dalla dinamica clamorosamente simile sia nel fallo che nella realizzazione. L’errore della difesa (questa volta livornese) è ancora in disimpegno, con fallo di Di Gennaro su Balzano che l’arbitro assegna insieme al proprio assistente. Dal dischetto ci va Cocco che incrocia col destro e non fallisce a differenza di Giannetti. 1-0 all’Adriatico, ma passano poco più di dieci minuti e i rigori diventano tre, anche questo netto e anche questo per il Pescara, che colpisce gli ospiti in contropiede e con Cocco ancora decisivo dagli undici metri, nonostante il tocco di Mazzoni che per un soffio non riesce a respingere fuori dalla porta il raddoppio. Nel frattempo nel Livorno di rivede anche Alino Diamanti, primo cambio di Lucarelli e anche lui di ritorno proprio in questa estate. La luce la accende proprio lui e venti minuti dalla fine, quando serve un assist geniale sopra la testa dei difensori del Pescara per Porcino che di volée riapre il match. Nel finale arrembaggio del Livorno, vicinissimo al pari prima con Kozak (palo clamoroso all’83’) e poi con Di Gennaro al 93’, il cui colpo di testa viene salvato sulla linea da Campagnaro.