Lecce, Mancosu: "Chiedo scusa per lo sfogo, voglio chiudere la carriera qui"

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Con un messaggio sui social, il centrocampista giallorosso aveva chiesto rispetto alla dirigenza. Poi il dietrofront in conferenza stampa: "Incomprensioni reciproche, chiedo scusa per la mia scelta di pancia. Abbiamo parlato e ci siamo chiariti: sarebbe un sogno chiudere la mia carriera qui"

Rottura all'orizzonte, anzi no. Il Lecce e Marco Mancosu avanti insieme, più di prima. Questa è l'estrema sintesi. Anche se le ultime 24 ore tra il capitano e la dirigenza giallorossa sono state ad alta tensione. Tutto è iniziato con uno sfogo social abbastanza eloquente da parte di Mancosu. Un post, una parola: "Rispetto". L'episodio ha messo subito sull'attenti l'ambiente Lecce, che a mercato chiuso avrebbe rischiato di perdere il suo top-scorer (14 gol nell'ultima Serie A, già uno nella Serie B appena iniziata) in scadenza il prossimo giugno.

"Chiarimento totale con la dirigenza"

Poi però è seguito l'incontro decisivo tra giocatore e la dirigenza giallorossa nella mattinata di sabato. Le parti si sono pienamente chiarite e nel pomeriggio Mancosu ha spiegato tutto in conferenza stampa: "Chiedo scusa per questa esternazione sbagliata, soprattutto per gli strumenti adottati", il mea culpa del giocatore. "Ci sono state alcune incomprensioni reciproche con la dirigenza. Ma 32 anni, dopo quattro stagioni con il Lecce, avrei dovuto parlare subito col presidente anziché farmi prendere da una scelta di pancia". Cos'avrebbe fatto arrabbiare Mancosu? "Non si è parlato del mio contratto, ma c'erano alcune situazioni che era giusto puntualizzare: questa mattina l'abbiamo fatto, anche con Corvino e Corini, e ora sono sereno. Ringrazio tutta la dirigenza per come ha saputo comportarsi con me. Ora sono carico a mille e non vedo l'ora di ripartire. Non l'avevo mai detto: sarebbe un sogno chiudere a Lecce la mia carriera".

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