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Serie B, la Reggina non farà ricorso contro la penalizzazione di 5 punti

Serie B

Il presidente della Reggina, Marcello Cardona, nel corso di una conferenza stampa ha annunciato che il club non ricorrerà al Coni dopo la decisione della Corte d'appello Federale di ridimensionare da 7 a 5 i punti di penalizzazione in classifica per inadempimenti fiscali: "Abbiamo grande rispetto per la Federazione, ora vogliamo continuare il risanamento e giocarci le nostre possibilità in campo". La Reggina è rientrata in zona playoff

CORTE FEDERALE: RESTITUITI 2 PUNTI ALLA REGGINA

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"La Reggina non ricorrerà al Collegio di garanzia del Coni". Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa dopo il pronunciamento della Corte d'appello Federale che ha ridotto da 7 a 5 i punti di penalizzazione in classifica al club amaranto a causa di mancati pagamenti di scadenze fiscali e previdenziali, è stato il presidente Marcello Cardona, che ha inoltre analizzato la situazione spiegando il momento attuale della società. "La Reggina non ha commesso alcun illecito sportivo - ha precisato Cardona -, per questo nei due gradi di giudizio sono stati dati tot punti piuttosto che altri. È stato riconosciuto il percorso della Reggina e il lavoro del patron Saladini, che ha preso il club per risanarlo e per poter fare calcio, a testa alta, con gioia e dignità. Avevamo detto che saremmo arrivati fino in fondo, ma apparteniamo a una federazione verso la quale c'è grande rispetto e che ha fatto ciò che doveva fare".

"Vogliamo sanare il debito e giocarcela sul campo"

La Reggina ha sottoscritto un concordato con il Tribunale fallimentare di Reggio Calabria ma non è stata messa nelle condizioni di onorare le scadenze federali. "Abbiamo fatto ciò che ci ha imposto il Tribunale - ha proseguito il presidente Cardona -, da lì si è creato una specie di 'corto circuito' tra le norme dell'ordinamento sportivo e le disposizioni normative statali. Se avessimo scelto di pagare, saremmo automaticamente usciti dal concordato con il Tribunale. Ora, a un passo dalla fine del campionato, siamo rientrati in zona playoff e continuiamo a giocarcela sul campo, consapevoli del nostro valore tecnico. Va però analizzata la situazione societaria: da qualche mese c'è una legge dello Stato che consente la ristrutturazione del debito e la Reggina, prima società professionistica in Italia, ha deciso di avvalersi di questo istituto per ristrutturare un debito importantissimo, che non è solo della vecchia società ma è anche un debito strutturale che si trascina da anni. Inizialmente questa società ha cercato di dialogare con i creditori, il debito però si è rivelato importante e si è deciso di affidare tutto ad un concordato. La società deve essere sanata e deve essere messa in grado di fare progettazioni importanti, che sono già in atto e che verranno messe in pratica appena il Tribunale, attraverso un proprio atto, approverà il piano di ristrutturazione che ci consentirà di sanare i debiti pendenti".