Lega Pro, gir. B: vola il Venezia, Padova risorto

Serie C - Lega Pro
L'esultanza del Padova dopo la vittoria sul Parma al Tardini
Padova esultanza

Dopo la 14.a giornata il Venezia di Filippo Inzaghi guarda il girone B di Lega Pro dall'alto, a più due sulle rivali. Il Padova di Oscar Brevi è risorto dopo un avvio davvero poco brillante. E lunedì 28 è in programma il derby, vero scontro diretto

Soffre e subisce. "Non è stata la nostra miglior partita ma siamo stati squadra. Questa sfida l’avremmo sicuramente persa un mese fa. Invece questa volta no, ci siamo uniti, abbiamo lottato insieme e stretto i denti”. Ma alla fine vince. Il Filippo Inzaghi post Feralpisalò è raggiante perché il rivale superato ‘era temibilissimo, non ha vinto al ’Tardini’ di Parma per caso’. E soprattutto perché dopo la 14.a giornata il suo Venezia vola in testa al girone B di Lega Pro, a più due (29 punti) sulle seconde Reggiana e Sambenedettese. "E’ un campionato equilibrato ma così diamo una bella botta alla classifica. Due punti sulla seconda non sono tanti ma è già un buon biglietto da visita. E’ il modo migliore per preparare la sfida di martedì in Coppa Italia Lega Pro con la Reggiana. Ci teniamo tantissimo alla Coppa". Venezia ambizioso, su tutti i fronti. Che però dovrà fare a meno di Geijo, ko per infortunio. "Geijo ha avuto un risentimento muscolare, ci dispiace molto. Avevamo già la squadra pronta per martedì adesso vedremo chi far giocare martedì e poi lunedì nel derby contro il Padova. Geijo era in un ottimo periodo ma Ferrari può e sa sostituire alla grande come ha fatto fino ad adesso. Moreo può giocare anche da prima punta. Vorrei dare più minuti anche a Marsura che fino ad ora non ha giocato con continuità". Vasta scelta e una rosa ampia per il Pippo allenatore, la squadra veneta costruita da Joe Tacopina, Giorgio Perinetti e Giampaolo Marcheggiani può marcare la differenza proprio in questo, a lungo andare. Poi c’è il fattore difesa, un reparto guidato dall'esperto Domizzi. "E’ stato importante non subire gol perché di solito la miglior difesa del campionato poi vince, vedi la Juventus. Noi per ora lo siamo, però è chiaro che c’è un grande dispendio anche per gli attaccanti perché tornano molto, aiutano. Dobbiamo giocare meglio ma non si può sempre giocare bene, alle volte basta vincere. E’ quello che conta. Poi vorrei che dal punto di vista tecnico migliorassimo". E il fattore calci piazzati: spesso letali. "I gol che facciamo da palla inattiva non sono un caso, perché io sono un maniaco sulle palle da fermo, c’è un gran lavoro dietro. Sono contento per il gol di Modolo, un ragazzo che poteva anche lasciarci in estate perché aveva delle richieste importanti ma dopo tre giorni gli dissi ‘tu non ti muovi’ perché avevo capito di che ragazzo avessi davanti agli occhi: arrivava due ore prima per allenarsi, è sempre stato impeccabile. Un esempio per tutti noi”.

La rinascita del Padova di Brevi - Soffriva tantissimo. Ma soprattutto non convinceva per nulla, dal punto di vista del gioco, in primis. Non convinceva né piazza né società. Eppure il tempo sta dando ragione a chi come il dg Giorgio Zamuner gli ha dato fiducia, contro tutto e tutti. Il curioso caso dell’allenatore del Padova Oscar Brevi s’infittisce e sta assumendo sempre più risvolti… positivi. Ricordiamo la surreale vigila di Padova-Reggiana, quando Brevi sembrava ormai esonerato, con Petrone e Serena in pole pronti a sostituirlo: “Dal primo giorno in cui sono arrivato c’è questo andazzo, questa linea che è stata seguita a mio modo di vedere in maniera non corretta. Vengo sì da due esoneri ma bisogna capire come sono arrivati questi esoneri. E non considerate mai le mie esperienze sulle panchine di Cremonese e Catanzaro. Avete sempre dato risalto ai miei trascorsi negativi, ai miei lati negativi. Al di la che io sono il primo a non essere soddisfatto di questi risultati. Sarei il primo a dimettermi se le cose non vanno bene per colpa mia. Qui si presta il fianco a tutto e tutti ma le responsabilità vanno sempre condivise. Io non mollo. Io vado avanti. Fino a quando ne ho la possibilità, porto avanti le mie idee. Non accetto nemmeno di essere giudicato su Facebook. L’aspetto più importante nei confronti della piazza e di chi ci sostiene è che io dia tutto me stesso. Questa situazione nei miei confronti si sta protraendo nel tempo e capisco perché Padova ha sempre avuto problemi sotto questo aspetto”. Attacchi frontali e diretti che alla 14.a giornata del girone B di Lega Pro sembrano solo un lontano ricordo. Da quel Padova-Reggiana (2-0), il Padova di Brevi ha sbagliato solo un colpo (Bassano-Padova 1-0) ma per il resto è stato perfetto, assolutamente impeccabile contro il Parma (1-4) di Apolloni, al ‘Tardini’. E adesso nessuno più mormora o mugugna. Il Padova è risorto, ora quarto a 25 punti. Con Brevi. E lunedì 28 novembre ecco il derby con il Venezia capolista, per continuare a rendere il suo caso sempre più indimenticabile.