I siciliani ufficializzano l'arrivo dell'attaccante. Attraverso le pagine del sito della società, Lodi scrive una lunga lettera ai suoi tifosi: "L'obiettivo è riportare il Catania dove merita di stare"
Un cantiere in costruzione, il Catania. Un progetto ambizioso, quello di studiare una risalita veloce alla massima serie. Ma per farlo bisognerà prima farsi spazio tra le difficoltà della Serie C e quindi della B. Per questo, Argurio e Lo Monaco sono attivi sul calciomercato e hanno consegnato ai tifosi un altro colpo, Davis Curiale, annunciato con la seguente nota: "Il Calcio Catania comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Davis Curiale, nato a Colonia il 30 dicembre 1987. L'attaccante, che ha sottoscritto un contratto biennale legandosi al nostro club fino al 30 giugno 2019, vanta importanti esperienze in Serie B, categoria nella quale ha firmato complessivamente 23 gol nell'arco delle 108 gare giocate con le maglie del Trapani, del Vicenza, del Cittadella, del Crotone, del Grosseto e del Frosinone. Nel 2013/14 Curiale, nato in Germania ma originario di Campobello di Mazara e rilanciato nel calcio italiano già nel 2004, è stato tra i principali protagonisti della promozione del Frosinone in B, realizzando 12 reti in 29 partite; la punta andò in "doppia cifra" anche nella stagione successiva, caratterizzata da un trasferimento a gennaio ma vissuta interamente tra i cadetti: 35 presenze, 13 gol. In terza serie, il neo-rossazzurro ha giocato anche con la Sambenedettese (nell'annata d'esordio tra i professionisti, 29 esibizioni e 9 marcature), il Ravenna (9 incontri ed otto centri), la Triestina ed il Lecce: in generale, 124 partite e 46 reti, per una media realizzativa che, applicata ad un intero torneo, definisce capacità di rendimento da 14 gol in un campionato di Serie C. Curiale, nella fase iniziale della carriera cresciuto calcisticamente a suon di gol con il Campobello e nella Primavera del Palermo, ha già svolto i primi allenamenti con i nuovi compagni".
Lodi: "Catania è la mia ultima sfida da calciatore"
Volti nuovi, ma anche graditissimi ritorni. Come quello di Francesco Lodi, che ha voluto scrivere una lettera ai catanesi, pubblicata sul portale della società siciliana. "Sapete quanto è forte il sentimento che mi lega alla città ed ai colori di questa maglia, il mio ritorno è stato voluto, l’anno scorso non è stato possibile per vari eventi ma non per colpa mia. Nonostante mi avessero cercato altre squadre l’obiettivo era quello di ritornare a Catania, sono nato a Napoli ma catanese d’adozione. Non sono qui per una questione economica ma di cuore, per soldi sarei andato in un’altra categoria. Al 99% sono tornato per il Direttore Lo Monaco. Il mio obiettivo, ed è anche quello della società, dei compagni, dei tifosi e dei giornalisti, è che il Catania torni dove merita di stare. C’è da soffrire ma metteremo umiltà e grande voglia. La Serie C è dura? Sarà il campo a dire se sono pronto per un campionato del genere, l’importante è che il Catania raggiunga l’obiettivo prefissato. Le responsabilità non mi spaventano, un giocatore non può risolvere le partite da solo: io metto a disposizione le mie qualità. Per me, essere un punto di riferimento per i tifosi è motivo di orgoglio. Fisicamente sto bene e non ho problemi, mi sono sempre allenato, mi manca il ritmo partita ma adesso finalmente stiamo per ricominciare a giocare. Catania è una sfida molto importante, l’ultima da calciatore, metterò tutto me stesso fino all’ultima goccia di sudore. Le pressioni? Se un giocatore non le vuole deve fare un altro sport. Il grande calciatore non subisce le responsabilità ma le attacca. La nostra è una squadra importante, tutti ci aspetteranno al varco: battere il Catania, in questa categoria, equivale a battere la Juve. Dobbiamo subito dare un’impronta importante al campionato. Non c’è bisogno soltanto di Lodi ma di tutti i giocatori, di chi gioca e di chi sta fuori, di chi è dietro le quinte, della tifoseria, dei giornalisti. Quando il Massimino sarà pieno, gli avversari avranno timore, ma riempire lo stadio dipende da noi, dovremo conquistare fiducia e suscitare emozione con la voglia che metteremo in campo e con il sudore della maglia. Mister Lucarelli ha le idee simili a quelle di Montella, ce ne accorgiamo subito, si percepisce dalle giocate che facciamo. Ha grande voglia, carica ed entusiasmo. Ogni giorno ripete che la mentalità vincente comincia dal ritiro. Giocare in un 3-5-2 mi cambia poco, i movimenti sono sempre gli stessi ai quali sono abituato, le scalate e le uscite invariate. Io leader? Leader si è con i fatti e non con le parole: bisogna arrivare per primi, allenarsi di più, essere umili. La mia disponibilità è anche per i giovani: se c’è qualche problema possono contare su di me" si legge.