Tempo di derby nel girone B della Serie C: lunedì sera, in posticipo, il Padova affronta il Vicenza capolista nella quarta giornata del campionato. Per Pierpaolo Bisoli, che ha lasciato la panchina biancorossa nella passata stagione in Serie B, sfida contro il suo passato: le parole dell’allenatore in vista del match dell’Euganeo.
Il match più sentito per provare a ripartire al meglio dopo una sosta forzata in campionato: il Padova è pronto ad affrontare il Vicenza nel derby veneto del girone B di Serie C, in programma allo stadio Euganeo lunedì 18 settembre alle ore 20:45 e valido per la quarta giornata di campionato. Tanta voglia di tornare in campo per gli uomini di Pierpaolo Bisoli, che prima di riposare nel terzo turno avevano esordito con una pesante sconfitta sul campo del Renate (3-0) e superato in casa 2-1 nella seconda giornata il Fano grazie alle reti di Madonna e Chinellato. In vista del derby contro il Vicenza di Colombo, primo in classifica con 9 punti dopo tre gare, l’allenatore del Padova Bisoli – ex di turno – non ha comunque voluto caricare troppo l’ambiente: "E’ chiaro che il derby non è mai una partita come le altre – ha detto Bisoli a margine della seduta di allenamento dei suoi -, noi però dobbiamo cercare di prepararlo come se fosse un match normalissimo, con l’obiettivo di vincere la partita e trovare l’entusiasmo necessario a farci avere una spinta importante in questo inizio di campionato".
Ex di turno
"Sappiamo perfettamente che la città e i tifosi hanno un'aspettativa diversa rispetto alle altre partite – ha proseguito Bisoli - e noi questo lo percepiamo. Però noi siamo gli addetti ai lavori e dobbiamo essere bravi a non caricare eccessivamente la gara per non rischiare che si senta un eccessivo nervosismo. Restiamo tranquilli, dobbiamo soltanto andare in campo consapevoli che stiamo crescendo". E in chiusura anche una battuta sull’esperienza della passata stagione in Serie B proprio sulla panchina del Vicenza: "Nessun rimpianto, io sto pensando solamente a preparare la partita nel migliore dei modi per la mia squadra – ha concluso l’allenatore del Padova -. Il passato in biancorosso? A Vicenza ho dato tutto me stesso, mi basta essere sicuro di questo. E quando sono andato via eravamo quart'ultimi, poi non so cosa sia successo. Ora non ci penso più, adesso devo solo pensare al mio Padova, alla mia società e ai miei tifosi".