Reggina, Maurizi: "L'unico obiettivo è la salvezza, chi dice il contrario non conosce la serie C"
Serie C - Lega ProL'allenatore della Reggina ha parlato alla web tv del club amaranto di vari temi, sottolineando come l'obiettivo principale della società resta la salvezza
Il mercato appena concluso, il pari casalingo ottenuto contro il Racing Fondi e gli obiettivi da centrare in questa stagione. Sono questi gli argomenti su cui si è soffermato Agenore Maurizi ai microfoni della Web Tv della Reggina, un lungo confronto durante il quale l’allenatore degli amaranto non si è tirato indietro nemmeno sugli argomenti più spinosi, come per esempio la consegna della fascia di capitano a De Francesco ad inizio anno. Tanti spunti e molte curiosità svelate da Maurizi, che è partito analizzando l’ultima partita della Reggina: “Dal punto di vista del palleggio non siamo stati brillanti, ma abbiamo difeso bene contro una squadra importante, sono un club che hanno grande idee e tante disponibilità per investire. Siamo meno belli rispetto ad inizio torneo, ma la serie C è anche questa".
Capitolo giovani
“Non è facile utilizzare i giovani, ma il mondo è cambiato, sono tutti ragazzi che hanno ambizioni, le famiglie ci puntano parecchio” prosegue Maurizi. “Ma soprattutto l'utilizzo è una strategia del club, che quando mi ha chiamato in estate ha improntato questa strategia. In Italia c'è una cultura diversa sui giovani, noi siamo l'unica società in C che sta facendo giocare davvero i ragazzi. Abbiamo un duplice obiettivo, formare e ottenere i risultati, ma nello sport di prestazione la formazione non è facile".
Obiettivo salvezza
"Parlare di qualcosa di diverso dalla salvezza, non conosce bene la categoria. Le altre che giocano con i giovani, non hanno i nostri ragazzi, vale a dire dello stesso valore. Chi gioca con i giovani, spesso e volentieri naviga nei bassifondi. Non si può dire sempre e comunque ciò che passa nella propria testa, quando diciamo che prima bisogna raggiungere un obiettivo è perché effettivamente il pensiero è votato solo all'obiettivo salvezza. Non sempre si può ottenere quello che si pensa, bisogna tenere conto di tanti aspetti. Ho cercato di modellare il mio pensiero in base all'ambiente. Dopo Matera ho detto che questa squadra mi somiglia di più, perché vedo una squadra più tosta, anche se meno brillante. Ma siamo stati poco tempo insieme e non c'è stato ancora tanto tem,po per lavorare e assimilare i concetti".
Fascia a De Francesco
Maurizi infine ha fatto luce sulla questione De Francesco: "Io consegno lo spogliatoio ad alcuni calciatori, in particolare al capitano. Se c'è qualche problema, abbiamo fallito sia io che il capitano. Ma lui si è sempre comportato da professionista, che doveva andare allo Spezia lo sapevamo cinque giorni prima. Quando ha tirato il rigore si è preso una grande responsabilità".