Cesena-Olbia, il padre di Shpendi entra in campo e tira un pugno al portiere avversario

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foto Luca Ravaglia

Episodio grave alla fine di  Cesena-Olbia: il padre dell'attaccante albanese dei padroni di casa (e pure di Stiven Shpendi, in Serie A con l'Empoli) è entrato in campo, è corso verso il portiere dei sardi Rinaldi e l'ha colpito con un pugno. Motivo dell'aggressione un colpo ricevuto durante il match dal figlio, costretto a uscire per una ferita al sopracciglio. In mattinata le scuse dell'autore dell'aggressione. In una nota, il Cesena s'era già dissociato dal comportamento del familiare del suo tesserato

La partita era appena terminata, con la vittoria in casa del Cesena capolista sull’Olbia. Ma invece di festeggiare i tre punti, il padre di uno dei calciatori dei padroni di casa ha deciso di entrare in campo e di correre verso il portiere avversario, Filippo Rinaldi, aggredendolo e colpendolo con un pugno, prima che altri lo bloccassero. Siamo nel girone B di Serie C, ventesima giornata. La gara è appunto tra il Cesena e l’Olbia, ed è stata decisa da un gol di Corazza. Finché ecco il grave episodio, avvenuto a fine gara.

 

La sequenza dell'aggressione

Papà Shpendi, il motivo del pugno al portiere

L’aggressore è Alex Shpendi, padre dell’attaccante del Cesena, Cristian Shpendi, già 10 reti in questo campionato col Cesena, nonché di Stiven Shpendi, calciatore dell’Empoli, ieri in panchina con il Milan. A scatenare la furia di papà Shpendi, si ipotizza, un colpo che il figlio avrebbe ricevuto durante il match dal portiere. Un colpo che avrebbe provocato una ferita al sopracciglio all’attaccante albanese, entrato al 13’ del secondo tempo al posto di Kargbo e per quel colpo ricevuto costretto a uscire dal campo a 5 minuti dal termine. Una reazione spropositata, quella del padre del calciatore, che ora potrebbe provocare conseguenze per lo stesso club. Possibile una multa o la squalifica del campo del Cesena.

Shpendi padre: “Chiedo scusa a Cesena e a tutti”

Il giorno dopo l’entrata in campo dopo il fischio finale di Cesena-Olbia e l’aggressione con un pugno al portiere ospite Rinaldi, avversario del figlio Cristian, sono arrivate le scuse di Alex Shpendi: “Chiedo scusa per questo gesto brutto -le parole del padre del calciatore albanese, all’uscita del commissariato di Cesena- A tutte le persone, alla società del Cesena, a tutti quelli che lavorano a Cesena. Li conosco, sono grandissime persone, le ho deluse. Chiedo scusa centomila volte. Come padre sono uscito un po' di testa”.

Il Cesena prende le distanze: il comunicato 

Il giorno dopo l'episodio verificatosi a fine partita all'Orogel Stadium Dino Manuzzi, è arrivato il comunicato ufficiale del club capolista in Serie C: "Il Cesena FC, con riferimento all’episodio verificatosi ieri, in occasione della partita Cesena–Olbia, stigmatizza con fermezza il comportamento del familiare del proprio tesserato, condannando e dissociandosi da qualsiasi forma di violenza e ogni condotta antisportiva che nulla hanno a che vedere con i principi di lealtà e fair play che da sempre contraddistinguono il club. Sono altresì già state poste in essere, in collaborazione con le autorità competenti, anche mediante consultazione del sistema di videosorveglianza dello Stadio, tutte le attività necessarie alla ricostruzione dell’accaduto e all’identificazione del soggetto resosi protagonista dell’episodio accaduto al termine della gara, allo scopo di consentire l’adozione dei provvedimenti previsti dalla Legge. La società continuerà a promuovere con convinzione i valori positivi del calcio e a compiere ogni sforzo per garantire la sicurezza di tutti i propri tifosi ed addetti ai lavori, affinché possano assistere con serenità agli eventi sportivi di cui Cesena FC è protagonista".