Pescara, alla scoperta di Antonio Arena

16 anni... e un mese. E già un gol tra i professionisti. Antonio Arena è stato il protagonista dell'ultimo weekend della Serie C, nel turno che ha preceduto questo infrasettimanale. Esordio e gol da record con la maglia del Pescara, il primo coi ‘grandi’, venerdì 7 marzo nella sfida vinta contro la Lucchese. Una rete che per precocità ha superato quella realizzata da Francesco Camarda lo scorso primo settembre, contro il Carpi. L'attaccante del Milan è nato infatti il 10 marzo 2008, Arena esattamente 11 mesi dopo: 10 febbraio 2009. ‘History made’, ha commentato sui social. La sua storia non parte da Pescara, ma dall'Australia. Lì, infatti, si trasferirono i nonni di origine abruzzese. Antonio è nato e cresciuto a Sydney, dove ha giocato nel settore giovanile del Football Ucchino, prima di trasferirsi ai Sydney Wanderers. Nel 2023, ad appena 14 anni, la scelta di tornare proprio nella regione da cui erano partiti i nonni per scrivere la sua storia con la maglia biancazzurra. Una tappa che ha già portato tante soddisfazioni ad Arena: dopo aver esordito con l'Australia Under 16, lo scorso febbraio è arrivata per lui la chiamata con la nazionale italiana. E in questi giorni la ‘promozione’: dall'Under 16 all'Under 17, sempre azzurra. Perché Antonio si sente italiano, anche se dal suo accento si percepisce la crescita in Australia: "Mi piace giocare con l'Italia" ha dichiarato nella sua intervista ad ‘Area C’, su Sky Sport 24, martedì. "Questa convocazione è una cosa molto grande, una bella esperienza". Quando Silvio Baldini ha deciso di mandarlo in campo, lui non si è agitato. Subito concentrato e focalizzato per fare quello che meglio gli riesce: i gol. Detto, fatto. "Non ho pensato a niente, ho sentito troppe emozioni. E dopo il gol la prima cosa che mi è venuta è stato correre sotto la Curva dei tifosi". Camarda, ma anche Verratti: tra i record battuti da Arena c'è anche quello del calciatore più giovane a segnare con la maglia del Pescara, che fino alla scorsa settimana apparteneva al centrocampista cresciuto all'Adriatico, prima di trasferirsi al Paris Saint-Germain. "L'ho saputo in conferenza stampa, un'altra grande emozione. Ora spero di continuare così". A proposito: la partita dopo, quella contro il Pontedera, non ha segnato. Ma nel 3-0 alla voce degli assist compare anche lui. Se deve pensare a un modello di riferimento, il classe 2009 non ha dubbi sul nome da fare: "Il mio idolo è sempre stato Ronaldo Nazario. L'attaccante più completo, aveva tutto ed era il più forte di tutti". Tra chi oggi gioca in Serie A, gli occhi sono su centravanti fisici, ma anche tecnici. Un po' quello che spera di diventare lui stesso: "Vlahovic e Retegui sono due attaccanti che mi piacciono molto. Seguo i calciatori con queste caratteristiche". Il tempo davanti c'è ed è tanto, ma se chiude gli occhi Arena lo fa passare molto velocemente: "Per questa stagione speriamo di vincere i playoff col Pescara e andare in Serie B. Da grande invece il sogno è quello che hanno tutti: giocare in Serie A e Champions League e diventare campione del mondo con l'Italia". Obiettivi ambiziosi, com'è giusto che sia un ragazzo che ha appena cominciato il suo percorso e sogna. Oltre a far sognare.

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