Bologna e le buste, quer pasticciaccio brutto de Viviano
CalciomercatoIl presidente Albano Guaraldi si dice sconsolato per il pasticcio combinato alle buste: "Siamo caduti sulla famosa buccia di banana. Dalla grande euforia per essere stati in grado di contrapporci all'Inter siamo passati allo sconforto"
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Il Bologna ha visto svanire Emiliano Viviano per un errore nella compilazione delle buste e il presidente Albano Guaraldi non poteva che dirsi sconsolato: "Siamo caduti sulla famosa buccia di banana. Dalla grande euforia per essere stati in grado di contrapporci all'Inter, riprendendo credibilità, siamo passati allo sconforto", ha detto uscendo dal cda di Bologna 2010, società controllante del club. Per provare a rimediare alla beffa, che ha portato il portiere della Nazionale ad essere un giocatore tutto nerazzurro, i rossoblù tenteranno ora una mossa disperata: "Abbiamo provato - ha spiegato il presidente - a scrivere un telegramma in Lega, chiarendo le ragioni di un errore grossolano". Un errore, ha proseguito "fatto da una persona (il direttore generale Stefano Pedrelli, ndr), che di queste buste ne avrà compilate centinaia. Si vede che ieri era la nostra giornata no".
La compilazione, infatti, per Guaraldi, "era sbagliata nei numeri, ma corretta nella forma". Pedrelli, ha confermato il presidente, sul modulo federale invece che scrivere il doppio della cifra che il Bologna intendeva offrire (4,710 milioni, l'Inter 4,2) e cioé 9,420 (l'offerta più il totale, non essendo il Bologna titolare del cartellino), si è sbagliato e ha scritto la meta': 2,335 milioni. Il succo del telegramma e': il Bologna avrebbe mai potuto offrire per Viviano meno di quanto aveva pagato a suo tempo la propria parte della compartecipazione (3,5 milioni), dopo che, oltretutto, il numero uno si è valorizzato in rossoblù e di conseguenza rivalutato nel prezzo? Il tentativo, non si illude Guaraldi "sortirà gli effetti che sortirà, perché chi sbaglia ne paga le conseguenze. E su questo c'è poco da dire, è palesemente un errore". Che potrebbe costare caro, perché il portiere, se fosse stato rilevato dal Bologna, sarebbe stato poi molto probabilmente ceduto (forse alla Roma) ad un buon prezzo. Per Guaraldi, però, "non c'è nessuna botta economica, se eravamo in grado di acquistarlo. Pur avendolo venduto per poco, abbiamo migliorato. Poi se diciamo che ci manca il portiere, è un altro paio di maniche". Il presidente Ha rimandato infine ai prossimi giorni la decisione su Pedrelli: "La sua posizione sarà valutata".
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Il Bologna ha visto svanire Emiliano Viviano per un errore nella compilazione delle buste e il presidente Albano Guaraldi non poteva che dirsi sconsolato: "Siamo caduti sulla famosa buccia di banana. Dalla grande euforia per essere stati in grado di contrapporci all'Inter, riprendendo credibilità, siamo passati allo sconforto", ha detto uscendo dal cda di Bologna 2010, società controllante del club. Per provare a rimediare alla beffa, che ha portato il portiere della Nazionale ad essere un giocatore tutto nerazzurro, i rossoblù tenteranno ora una mossa disperata: "Abbiamo provato - ha spiegato il presidente - a scrivere un telegramma in Lega, chiarendo le ragioni di un errore grossolano". Un errore, ha proseguito "fatto da una persona (il direttore generale Stefano Pedrelli, ndr), che di queste buste ne avrà compilate centinaia. Si vede che ieri era la nostra giornata no".
La compilazione, infatti, per Guaraldi, "era sbagliata nei numeri, ma corretta nella forma". Pedrelli, ha confermato il presidente, sul modulo federale invece che scrivere il doppio della cifra che il Bologna intendeva offrire (4,710 milioni, l'Inter 4,2) e cioé 9,420 (l'offerta più il totale, non essendo il Bologna titolare del cartellino), si è sbagliato e ha scritto la meta': 2,335 milioni. Il succo del telegramma e': il Bologna avrebbe mai potuto offrire per Viviano meno di quanto aveva pagato a suo tempo la propria parte della compartecipazione (3,5 milioni), dopo che, oltretutto, il numero uno si è valorizzato in rossoblù e di conseguenza rivalutato nel prezzo? Il tentativo, non si illude Guaraldi "sortirà gli effetti che sortirà, perché chi sbaglia ne paga le conseguenze. E su questo c'è poco da dire, è palesemente un errore". Che potrebbe costare caro, perché il portiere, se fosse stato rilevato dal Bologna, sarebbe stato poi molto probabilmente ceduto (forse alla Roma) ad un buon prezzo. Per Guaraldi, però, "non c'è nessuna botta economica, se eravamo in grado di acquistarlo. Pur avendolo venduto per poco, abbiamo migliorato. Poi se diciamo che ci manca il portiere, è un altro paio di maniche". Il presidente Ha rimandato infine ai prossimi giorni la decisione su Pedrelli: "La sua posizione sarà valutata".
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