Calciomercato, BVB polemico: "Milan-Aubameyang: poco rispetto"

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Pierre-Emerick Aubameyang contro il Milan (getty)

Dopo avere tolto il gabonese dal mercato ("Abbiamo lasciato la porta aperta per lui per 8 settimane"), la dirigenza del club tedesco attacca i rossoneri: "Alcuni direttori sportivi di altri club hanno parlato pubblicamente della voglia di prendere Aubameyang, come successo con il Milan. Non è stato un comportamento rispettoso", ha detto il CEO Watzke

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Trattative concluse con un nulla di fatto: Pierre-Emerick Aubameyang non è più ufficialmente sul mercato. A confermarlo, nella giornata di martedì, è stato il direttore sportivo del Borussia Dortmund, Michael Zorc, che ha pubblicamente escluso la possibilità di una cessione del gabonese tra luglio e agosto: “Consideriamo la finestra di mercato chiusa per Aubameyang. Gli abbiamo lasciato del tempo per decidere e siamo rimasti sempre in contatto, sia con la sua famiglia che con i suoi agenti. Ora però il tempo è finito. Abbiamo pianificato con lui il futuro e per Auba la finestra estiva è chiusa. Resta con noi”, ha ammesso. Nelle ultime settimane a provarci - senza però ottenere risultati tangibili - erano state sia il Tianjin, club di Super League cinese allenato da Cannavaro, sia il Milan, rimasto in continuo contatto con l’entourage dell’attaccante nella speranza di abbassare le pretese del giocatore.

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Nulla da fare, dunque: Aubameyang resterà in giallonero almeno fino a gennaio. Terminate le manovre in vista di una possibile cessione, però, l’argomento è stato rapidamente riacceso dal CEO del club tedesco, Watzke, che dopo l’amichevole con il Milan ha polemizzato proprio con la dirigenza rossonera per il comportamento assunto durante la trattativa: “La situazione è chiara. Con Aubameyang ed il suo agente avevamo concordato una data limite e questa oramai è passata”, ha detto dalla Cina. “Non ci sono problemi, abbiamo già fatto passi in avanti verso un brande calciatore e un bravo ragazzo. Abbiamo lasciato la porta aperta per lui per 8 settimane. Ad un certo punto avevamo bisogno di un piano per tutelarci, alcuni direttori sportivi di altri club hanno parlato pubblicamente della voglia di prendere Aubameyang, come successo con Milan. Non è stato un comportamento rispettoso, per questo ho deciso di parlare. Il nostro obiettivo chiaro è quello di far giocare Aubameyang per il nostro club”.