L'amministratore delegato nerazzurro ha parlato del futuro del brasiliano, rinato al Flamengo: "Cresce di anno in anno. Rientra a nostra disposizione ma abbiamo delle richieste. Difficilmente farà parte del progetto". Su Lautaro: "Ha una grande carriera davanti"
Uno sguardo al presente, che vuol dire Champions e lotta alla Juve in campionato. Un altro al futuro, cioè al calciomercato. Gennaio si avvicina a grandi passi, così come la fine del prestito di Gabigol al Flamengo. L'attaccante classe 1996, arrivato all'Inter nell'estate del 2016 per 30 milioni e in grado di collezionare appena 10 presenza prima di fallire anche al Benfica, in patria è rinato. 31 reti in 38 partite, eroe della finale di Copa Libertadores e trascinatore nel trionfo in campionato. Logico dunque interrogarsi su quale sarà il suo futuro. Se i nerazzurri proveranno o meno a dargli un'altra possibilità per dimostrare il suo valore anche a Milano: "La considerazione per Gabigol è esattamente quella fatta per Lautaro - ha spiegato Giuseppe Marotta a Sky Sport nel pre gara - parliamo di un giocatore che sta crescendo di anno in anno e che al termine di dicembre rientra a disposizione dell’Inter, nel senso che il suo tesseramento come prestito finisce, dopodiché valuteremo attentamente la sua collocazione. Abbiamo delle richieste, credo che difficilmente farà parte del nostro progetto, quindi valuteremo le opportunità di un eventuale trasferimento, ma lo faremo con grande calma".
"Lautaro ha una grande carriera davanti"
Da chi non farà - probabilmente - parte del progetto Inter a chi ci sarà eccome. Come Barella e Sensi, limitati ora dagli infortuni ma sempre protagonisti nell'undici di Conte: "Fin dall’inizio della stagione abbiamo sempre parlato di un modello nuovo, che prevedeva un percorso di crescita costante. Lo stiamo vedendo in campionato e un po’ meno in Champions. Direi che anche questi due giovani, che sono considerati due talenti, possano diventare dei campioncini attraverso il fatto di trovarsi anche in un clima internazionale rappresentato dalla Champions. Un clima diverso rispetto al campionato, ma solo con il tempo, con l’esperienza, si riuscirà sicuramente ad alzare il livello". Chiosa finale su Lautaro: "Ha trovato autorevolezza, le sue prestazioni confermano le sue potenzialità. Ha appena 23 anni, ha una grande carriera davanti”, ha concluso il dirigente nerazzurro.