
In casa Napoli non sono mancati gli acquisti invernali nelle ultime stagioni: arrivi di qualità e flop bocciati, ecco tutti gli affari in entrata del Napoli dal 2008

Intuizioni e sorprese ma anche vere delusioni. La sessione invernale di mercato resta di difficile lettura, obiettivi e variabili da tenere in considerazione: obbligatorio prestare attenzione anche per il Napoli, società che più volte ha fatto affidamento alla finestra di gennaio negli ultimi anni. Ci sono colpi e plusvalenze, rivelazioni inattese sebbene all’appello rispondano anche flop rispediti al mittente. Li ricordate tutti? Ecco gli arrivi dal 2008
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2008: DANIELE MANNINI. Torniamo indietro di 12 anni e ritroviamo gli azzurri appena tornati in Serie A, stagione che vedrà il Napoli di Reja chiuderà all’8° posto. A gennaio De Laurentiis interviene sul mercato a partire dall’esterno destro pagato 7 milioni di euro al Brescia: in un’annata e mezza mette insieme 41 presenze e due reti, oggi a 36 anni trova ancora spazio nel Pontedera in Serie C
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2008: FABIANO SANTACROCE. L’asse Brescia-Napoli, inaugurato l’estate precedente con l’arrivo di Marek Hamsik, concede quindi l’acquisto di Mannini e del difensore di origine brasiliana. Un trasferimento da 5,5 milioni di euro, investitura che manterrà Santacroce al San Paolo fino al 2011 con 62 gare totali. Tra svincoli e categorie inferiori negli ultimi anni, attualmente milita nel Virtus Verona in Serie C
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2008: NICOLAS NAVARRO. La finestra invernale confezionò pure l’arrivo del portiere argentino classe 1985, affare da 3 milioni di euro versati all’Argentinos Juniors. Rimarrà al Napoli fino al 2009 con 25 partite disputate approfittando degli infortuni di Iezzo e Gianello, addio dettato da qualche errore grossolano. Oggi lo trovate 34enne in patria al San Lorenzo

2008: MICHELE PAZIENZA. Rinforzi in tutti i reparti per il direttore sportivo Marino, vedi il mediano pugliese strappato alla Fiorentina per 4,25 milioni di euro. Saluterà nell’estate 2011 trasferendosi alla Juve, lui che in azzurro aveva collezionato ben 121 presenze con quattro reti. Si è ritirato nel 2017 e ha inaugurato l’avventura in panchina: è stato l’allenatore del Pisa e successivamente del Siracusa

2009: JESUS DATOLO. Un anno più tardi la sessione di gennaio regala l’arrivo del trequartista argentino, 6,5 milioni di euro versati al Boca Juniors e un sinistro che incantava: peccato che Datolo lascerà il segno solo contro la Juve in 25 gare ufficiali. Nel gennaio 2010 posa in patria per una rivista gay scontrandosi con il Napoli: scaricato all’Olympiacos e all’Espanyol, Jesus si è rifatto una carriera in Sudamerica e gioca nel Banfield

2009: LUCA BUCCI. Fermo dalla stagione precedente con la retrocessione del Parma, l’ex portiere della Nazionale strappa l’ultimo contratto della carriera al Napoli all’età di 40 anni. Sarà il 5° portiere di quella stagione dopo Iezzo, Gianello, Navarro e Sepe: solo una presenza all’attivo nella sconfitta ad aprile a Cagliari. È tornato nella sua Bologna dove ovviamente allena i portieri

2010: ANDREA DOSSENA. Sulla panchina del Napoli siede dall'ottobre precedente Mazzarri, allenatore che a gennaio adotta un unico rinforzo direttamente dalla Premier League: si tratta del laterale sinistro esploso all’Udinese e prelevato dal Liverpool, tappa che a gennaio lo riporta in Italia per 3,75 milioni di euro. In tre anni in azzurro accumula 109 gare e tre reti contribuendo al trionfo in Coppa Italia. Si è ritirato nel 2017, è diventato allenatore al Crema in Serie D

2011: VICTOR RUIZ. Parzialmente più numeroso il mercato invernale dell’anno seguente, sessione che porta al Napoli il difensore pagato 8,5 milioni di euro all’Espanyol. Scarsa fortuna in pochi mesi per il primo difensore spagnolo in maglia azzurra: 7 presenze e cessione definitiva al Valencia prima di trasferirsi al Villarreal nel 2015 e al Besiktas nella scorsa estate

2011: GIUSEPPE MASCARA. Reduce dalle stagioni esaltanti al Catania, l’attaccante siciliano si aggrega il 31 gennaio al Napoli dove resterà per un anno intero: 25 partite e quattro gol il suo bilancio in Campania dove debutta nelle competizioni europee. Si trasferirà al Novara e assaggerà il calcio di Dubai prima di ritirarsi e iniziare da allenatore in Sicilia

2012: EDUARDO VARGAS. Sarà 5° posto a fine stagione per gli azzurri di Mazzarri, squadra dove a gennaio si aggrega l’attaccante cileno dal curioso destino: devastante in Nazionale, praticamente impalpabile coi club. Se il Napoli investe 13,5 milioni di euro per strapparlo all’Universidad de Chile, Edu risponde con tre reti in 28 partite segnando solo in Europa League contro l’AIK Solna. Ceduto in prestito e poi a titolo definitivo, oggi punge con regolarità insieme ai messicani del Tigres

2013: JOSIP RADOSEVIC. L’ultimo anno di Mazzarri al Napoli concede alternative e meteore a gennaio, vedi il giovane croato ricordato solo per aver fatto perdere le staffe ad Hamsik in allenamento. Gli azzurri pagano 3 milioni di euro alla Dinamo Zagabria tra prestito e riscatto, lui risponde con 10 presenze prima di togliere il disturbo. Per chi fosse interessato oggi milita in Danimarca nel Bröndby

2013: ROLANDO. In Italia lo abbiamo visto pure all’Inter (29 presenze e ben 4 gol), lui che si era affacciato alla Serie A proprio al Napoli. Mazzarri lo ottiene in prestito dal Porto con diritto di riscatto, fiducia non concessa complice la miseria di 9 presenze totali fino a maggio. A credere sul 34enne difensore portoghese è stato piuttosto il Marsiglia ma ad oggi appartiene all'elenco degli svincolati

2013: PABLO ARMERO. Riscatto invece ottenuto dal terzino colombiano, arrivato a gennaio in azzurro dall’Udinese e prelevato in estate per 4 milioni di euro. Il meglio del repertorio l’aveva già esibito in Friuli, ecco perché Armero matura 33 presenze totali e tre prestiti senza fortuna. Nemmeno il ritorno a Udine l’ha riabilitato, quanto basta per ritrovarlo svincolato a 33 anni

2013: EMANUELE CALAIÒ. A completare i rinforzi di quell’inverno c’era pure l’Arciere, così ribattezzato nella sua prima esperienza al Napoli (2005-2008) dove aveva contribuito al doppio salto dalla C1 alla Serie A. Ceduto al Siena e prelevato proprio dai toscani, Calaiò accumula 8 partite senza reti. Se ne andrà al Genoa e ha da poco annunciato il ritiro a 37 anni

2014: JORGINHO. È la prima stagione di Benitez sulla panchina azzurra, battesimo che a gennaio produce acquisti interessanti. Prendete il regista della Nazionale, pagato 9,5 milioni di euro all’Hellas Verona e preteso pure da Maurizio Sarri quando guidava il Chelsea. Amatissimo dai compagni e dai tifosi, Jorginho è sceso in campo in 160 incontri (6 i gol) contribuendo alla Coppa Italia e alla Supercoppa dello stesso anno

2014: FAOUZI GHOULAM. Jorginho ma non solo nel gennaio 2014, sessione di mercato che favorisce pure l’arrivo del laterale algerino tutt’ora in forza al Napoli: 179 presenze e 3 gol il suo bilancio in azzurro, squadra che l’aveva pagato 5 milioni di euro al Saint-Etienne. Oggi il suo cartellino vale tre volte tanto, merito dell’evoluzione tattica con Benitez ma soprattutto negli anni del calcio sarrista

2014: HENRIQUE. La finestra invernale riserva anche l’acquisto a titolo definitivo del difensore brasiliano, 4 milioni di euro concessi al Palmeiras e un’alternativa in più per Benitez. Resterà in azzurro per due anni (38 presenze e due gol) prima di tornare in patria al Fluminense e al Corinthians spostandosi quindi negli Emirati Arabi

2014: TONI DOBLAS. Se Reveillere si era aggregato al Napoli a novembre accumulando 18 partite e troppe difficoltà, chi arrivò a febbraio era invece il portiere spagnolo reduce dalla parentesi in Azerbaigian. Tesserato a causa dell’infortunio di Rafael, Doblas disputa due partite e saluta a giugno. Si è divertito a giocare nel campionato indiano e pure nelle Filippine, torneo che ha salutato prima del ritiro nel 2019

2015: MANOLO GABBIADINI. L’ultimo anno di Benitez concede un rinforzo di qualità a gennaio, trattasi dell’attaccante bergamasco pagato 12,5 milioni di euro alla Samp. Fortune alterne per "Gabbia" a Napoli: 11 gol in metà stagione con Rafa in panchina, solo 14 centri fino al gennaio 2017 quando il tridente leggero di Sarri (e l’acquisto di Milik) gli chiudono le porte in azzurro. Da qui la decisione di cercare fortuna in Inghilterra al Southampton prima di tornare alla Sampdoria

2015: IVAN STRINIC. Insieme a Gabbiadini gli azzurri accolsero a parametro zero dal Dnipro il terzino croato, 39 presenze complessive al Napoli in due stagioni e mezza. Azzurri che realizzeranno una plusvalenza (2 milioni di euro) cedendolo alla Sampdoria, tappa che ha anticipato il passaggio al Milan e uno stop forzato a causa di una ipertrofia del muscolo cardiaco. Attualmente è svincolato

2016: ALBERTO GRASSI. Arriviamo così alla prima annata di Sarri in azzurro, 2° posto in campionato e reti a valanga di Gonzalo Higuain. Il mercato invernale registra invece due operazioni poco fortunate a partire dall’ex Atalanta, pagato 8 milioni di euro ma infortunatosi al primo allenamento. È ancora di proprietà del Napoli eppure non ha mai esordito in prima squadra come invece ha fatto dalla SPAL al Parma

2016: VASCO REGINI. Nessuna gara ufficiale per Grassi, solo una e 14 minuti per il difensore romagnolo in prima fila durante lo show di Higuain contro il Frosinone. Arrivato in prestito oneroso dalla Sampdoria, Regini ritrova Sarri che l’aveva allenato all’Empoli ma non riesce a sfondare. In realtà sta faticando a riprendersi pure la Samp complice la rottura del legamento crociato e la successiva concorrenza

2017: LEONARDO PAVOLETTI. Se a gennaio Leandrinho verrà pagato 590mila euro al Ponte Preta, acquisto finora mai avvistato in prima squadra, chi raggiunge il Napoli per 18 milioni dal Genoa è "Pavoloso". Già, proprio lo scatenato centravanti del Cagliari, una sentenza di testa in Italia e in Europa sebbene poco congeniale al calcio di Sarri. Ecco spiegato il bilancio di 10 presenze senza reti in azzurro che non ne ha pregiudicato la rinascita in Sardegna

2018: ZINEDINE MACHACH. Arriviamo così all’ex Tolosa, 22enne giunto da svincolato e senza presenze ufficiali come Hrvoje Milic tesserato a fine febbraio dopo l’infortunio di Ghoulam. Quantomeno il terzino croato era in prima linea durante i festeggiamenti, Machach invece sta cercando di emergere in prestito prima al Carpi e poi al Crotone Quell'anno l'arrivo di Younes andò invece in porto solo a stagione archiviata, mentre il gennaio 2019 non ha registrato nessuna new entry a differenza dell'addio di Hamsik destinato in Cina. Stavolta ci saranno nuovi rinforzi in casa Napoli?