Il direttore sportivo del Napoli tra mercato e bilanci: "Una maxi-sessione di trattative di 5 mesi sarebbe necessaria per noi operatori, ma andrebbe contro l'etica del campionato. Il rimpianto più grande? Astori. Icardi gran giocatore, ma non credo rientri nelle nostre possibilità". Sul rinnovo di Gattuso: "Siamo molto contenti del mister, lui è contento del Napoli e non vedo perché non dovremmo continuare"
"Lavoro quanto prima, la mattina è dedicata allo scouting video. Nel pomeriggio ci confrontiamo con Gattuso sugli allenamenti, poi la sera spesso facciamo una conference call tra dirigenti con la proprietà". Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli, racconta a #CasaSkySport come cambia il lavoro per gli operatori di mercato in tempi di coronavirus. Tanti i temi trattati: dalla possibile riforma del mercato ai contraccolpi per il mondo del calcio, fino alle trattative del passato e quelle che verranno. Con una certezza sul Napoli che verrà: "Rivoluzione? Sono cose che avete detto voi. Per me la rifondazione l'abbiamo già fatta quest'anno. Guardo al centrocampo ed è differente dalle stagioni precedenti con Ancelotti e Sarri, lo stesso per la difesa. Si tratta di un cambiamento già in atto, che proseguirà".
"Maximercato contrario a etica campionato"
Giuntoli ha detto la sua sulla possibilità che la Fifa apra una finestra di mercato lunga 4-5 mesi per tutti i club, con trattative aperte anche a campionati in corso: "Un mercato aperto tutto il tempo probabilmente sarebbe necessario per noi operatori, ma andrebbe contro l'etica del campionato. I giocatori non avrebbero la testa completamente sul campo, come accade a gennaio, e non credo che sia la soluzione. Prevarranno la fantasia o i soldi? Avrà ragione chi avrà un progetto e la volontà di insistere su quel progetto. Pagherà tanto la coerenza". in tempi di coronavirus, a cambiare è anche il modo di lavorare dei dirigenti: "All'inizio della quarantena abbiamo dovuto renderci conto di dove eravamo cascati, cercando di essere ligi al nostro senso civico. Ora è importante stare a casa - le sue parole - più rispettiamo le regole e prima ne usciamo. Questo è un mese in cui arrivano segnalazioni, ci confrontiamo ogni giorno con gli scout. Parliamo di tante situazioni che abbiamo già preso in esame per i prossimi anni. Siamo alla presa di informazioni".
"Allan trattativa più difficile, Astori il rimpianto"
La chiacchierata con #CasaSkySport è stata utile anche per far emergere dei retroscena di mercato nel quinquennio di Giuntoli a Napoli. "La trattativa più complessa è stata quella per comprare Allan dall'Udinese, quando sono arrivato cinque anni fa. Demmo Duvan Zapata in prestito per due anni, poi ci fu il rifiuto di Inler, spostammo due giocatori al Watford. Fu una trattativa lunga e complessa". Il rimpianto è impresso nella mente: "Dal punto di vista umano, e voglio citarlo perché non è più con noi, Davide Astori. Fu una trattativa lunga che saltò perché non ci fu l'ok per lasciarlo libero per i diritti di immagine. Ho un gran ricordo di un ragazzo incredibile". Di Lorenzo invece è definito "uno dei migliori affari del Napoli. Lavoriamo in collegio, le cose vanno divise sempre in parti uguali". Altro giovane che fa parte della Nazionale di Mancini è il portiere Meret:"Si tratta di un patrimonio molto importante - lo definisce Giuntoli - del quale siamo molto contenti. Ha avuto qualche problemino fisico e Rino in qualche occasione gli ha preferito Ospina. Sta crescendo molto e sta diventando il portiere che ci aspettavamo".
"Icardi lontano dalle nostre possibilità"
Un'idea dell'estate 2019 per il Napoli è stata legata a Maiuro Icardi: in caso di mancato riscatto del cartellino da parte del PSG e ritorno all'Inter, l'argentino potrebbe tornare di moda. Giuntoli però raffredda l'idea: "Icardi è un grande calciatore, chi non lo vorrebbe? Però credo sia lontano dalle nostre possibilità". Non è un mistero invece il gradimento per Jeremie Boga del Sassuolo: "Calciatore importante, forte nell'uno contro uno, di certo molto interessante. Samuele Ricci dell'Empoli? Si tratta di un 2001 che sta giocando in pianta stabile in un club importante in Serie B, ma al momento stiamo prendendo informazioni. Non abbiamo fatto telefonate o avuto contatti che indirizzino le trattative". Per l'attacco resta in ballo il rinnovo del contratto di Milik: "Per noi è un giocatore molto importante e vogliamo tenerlo. Stiamo parlando con il suo entourage per discutere il rinnovo del contratto. Non ce lo ha chiesto ufficialmente nessuno". Importante è anche Zielinski: "Per me è diventato il giocatore che doveva diventare - scherza Giuntoli - ma non se ne è ancora accorto (ride, ndr)". Sostegno per Lozano: "Ha passato un'estate tribolata tra mercato e infortunio al ginocchio. Ci ha messo un pò a entrare in condizione. Non ha fatto benissimo ma nemmeno male come si dice, in futuro ci farà vedere cosa è in grado di fare".
Dal rinnovo di Gattuso a Koulibaly: il Napoli che verrà
Di certo, si lavorerà sul mercato sulla base di idee chiare: "Il mister ama un calcio palleggiato, già a gennaio abbiamo lavorato per giocatori adatti alle sue idee - spiega Giuntoli - Penso a Demme, Lobotka e Politano. Abbiamo anche lavorato per il futuro: Petagna è un ragazzo importante che da noi potrà fare bene, Rrahmani è bravo nella marcatura ma anche nell'uscita palla al piede dalla difesa. Vogliamo mettere a disposizione di Gattuso giocatori funzionali al suo credo". Anche il contratto dell'allenatore è però in attesa di rinnovo: "In questo momento di tutto parliamo meno che di rinnovi - spiega il ds - di certo siamo molto contenti di Gattuso, lui è contento del Napoli e non vedo perché non dovremmo continuare. Non abbiamo ancora intrapreso un discorso a tavolino". Nel futuro del Napoli, fari puntati anche su Koulibaly e Allan: "La crisi cambierà il loro valore di mercato? Non credo. Ci sarà un ridimensionamento ma credo che per i grandi campioni non ci saranno problemi a trovare squadre che investano tanti soldi per i loro cartellini. Aurelio De Laurentiis ha gestito un'azienda in maniera esemplare. I numeri che abbiamo fatto noi sono merito del presidente. Siamo sempre molto attenti nelle negoziazioni, lavoriamo sempre con un certo equilibrio: è il nostro fiore all'occhiello". Il messaggio finale è per i tifosi: "Dobbiamo restare in casa, faremo il massimo per il futuro del Napoli e per renderli orgogliosi".