Napoli, da Di Lorenzo a Koulibaly: top e flop della stagione 2019-2020
Serie AL'esterno italiano ha raddoppiato il suo valore di mercato in pochi mesi: due gol, sette assist e la fiducia del CT Mancini. Per Koulibaly, chiamato a diventare il vero leader della difesa, una stagione nata invece nel peggiore dei modi
È italiano, ha 26 anni e in pochi pensavano potesse diventare la sorpresa della stagione azzurra.
Forse neanche lui, Giovanni Di Lorenzo, piombato nel calcio dei grandi dall'Empoli grazie all'intuizione del ds Giuntoli. Pagato la scorsa estate 8 milioni di euro - cifra più che raddoppiata in pochi mesi - e subito in piena sintonia con la nuova dimensione. Esterno basso, sia a destra che a sinistra, ma all'occorrenza anche centrale. Duttilità e qualità, due gol e sette assist tra campionato e coppe. Si è guadagnato in pochissimo tempo la fiducia prima di Ancelotti, successivamente di Gattuso e infine del commissario tecnico della nazionale Roberto Mancini. Meglio di così...
Peggio di così invece non poteva andare a Kalidou Koulibaly, il più forte e il più pagato della rosa, uno dei migliori difensori del mondo. Una stagione, la sua, nata subito sotto una cattiva stella, con l'autogol all'ultimo secondo a Torino. Un anno influenzato dagli straordinari in Coppa d'Africa e dalla difficoltà nel trovare la migliore condizione fisica, come del resto il giusto feeling con Manolas. Poi l'infortunio contro il Parma, due mesi fuori e la partita contro il Lecce al San Paolo, forse la peggiore di sempre in azzurro. Dopo la partenza di Albiol avrebbe dovuto ereditare la leadership in difesa, così non è stato. Eppure mettere in dubbio il valore del giocatore è una follia. Discutere di un suo futuro lontano da Napoli resta invece un argomento di stretta attualità.