Parole d'addio da parte dell'allenatore dopo il match vinto contro l'Inter: "Discorso definito, è una scelta ragionata. Se non si è convinti, giusto fare questi ragionamenti". Nel suo contratto (rinnovato unilateralmente dal napoli nei giorni scorsi) ci sarebbe una clausola che, in caso di dimisisoni, lo costringerebbe a stare fermo un anno
"Il discorso è definito ormai, è una cosa che viene da lontano non nasce da uno screzio. E’ una scelta ragionata. Se non sei convinto di riuscire a dare tutto quello che merita questa squadra e questa città, allora è giusto fare dei ragionamenti, arriva a una conclusione e seguirla…". Queste le parole di Luciano Spalletti dopo Napoli-Inter. Parole che sanno di addio. La storia col Napoli è al capolinea, finita. Almeno per quello che riguarda Luciano Spalletti. L’allenatore non ha intenzione di proseguire e l’ha comunicato al presidente De Laurentiis in quella famosa cena. Ora, secondo lui, sta alla società comunicare il divorzio.
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La clausola e gli stivali
A questa conclusione si è arrivati dopo un’attività più investigativa che giornalistica, cercando di decodificare le dichiarazioni misteriose negli ultimi giorni. Come, ad esempio, la storia delle ali e degli stivali. "Non tarpo le ali a nessuno", aveva detto l’altro giorno De Laurentiis e pronta la risposta di Spalletti: "Ma quali ali, a me servono gli stivali…". Quelli che è solito indossare nella sua tenuta di Montaione, in Toscana. Perché Spalletti ha deciso: il prossimo sarà un anno sabbatico. Complice una clausola nel suo contratto: un contratto biennale da 2,8 milioni a stagione (con premio scudetto di 500 mila euro) e opzione di rinnovo fino al 2024 esercitata da De Laurentiis nelle scorse settimane. In caso di dimissioni, tale clausola impedirebbe a Spalletti di allenare nella prossima stagione.
De Laurentiis farà un ultimo tentativo?
Se Spalletti ha deciso il finale di questa storia, non è ancora chiaro se sarà divorzio consensuale o meno. E se De Laurentiis farà un ultimo tentativo per convincere l’allenatore a restare oppure se quella sua dichiarazione dei giorni scorsi (“Nella vita la libertà è un bene incommensurabile e invalutabile, l’importante è essere grati a chi ti ha dato e a chi ha ricevuto") rappresenta anch’essa la parola fine. Ma col presidente del Napoli i colpi di scena non sono mai da escludere. Mazzarri e Sarri, negli anni passati, si sono trovati in situazioni simili (se non peggiori) a Spalletti eppure, in quei casi, De Laurentiis ebbe la forza e la capacità di ricostruire il rapporto e proseguire assieme.