Vai allo speciale Euro 2024
Arrow-link
Arrow-link

Sarri: "Con la Fiorentina non c'è mai stata una trattativa: io non mi propongo a nessuno"

Calciomercato

L’ex allenatore della Lazio ha parlato delle voci su un suo possibile approdo a Firenze: “Mai stata una trattativa e io non mi propongo a nessuno”. Poi a proposito di come è finita la sua avventura a Roma: "Delusione per l'ultimo mese ma lasciare è stata la decisione giusta. Piattezza mentale in alcuni calciatori che giocavano in modo triste"

SERIE A, IL PUNTO SU ALLENATORI E PANCHINE

"Non mi sono mai proposto alla Fiorentina. Io non mi propongo a nessuno". In una lunga intervista a Sportitalia, Maurizio Sarri parla di se stesso e del suo futuro, spiegando la battuta fatta nei giorni scorsi, quando aveva detto "Non chiedetemi più della Fiorentina perché altrimenti vado a bussare al Viola Park". "Abitando in questa zona -ha detto ancora l’allenatore toscano- ci sono cento persone che mi chiedono perché non voglio andare a Firenze. Ma non c'è mai stata alcuna trattativa e nemmeno un approccio, non è che non ci voglio andare. La battuta del Viola Park era una frase per stemperare le domande che mi fanno persone della zona".

Sarri: “Alla Lazio alcuni giocavano in modo triste”

A proposito della sua esperienza alla Lazio e delle dimissioni date a marzo, Sarri ha spiegato: "Ti rimangono tante sensazioni, anche contraddittorie. A livello globale è stata anche un'esperienza bella, un pizzico di delusione per l'ultimo mese. Ma non può scalfire la storia dei tre anni. Credo di aver preso la decisione giusta, la squadra aveva bisogno di una scossa e la scossa forte la potevo dare solamente io, prendendo una decisione forte. Ho avuto la sensazione che, soprattutto i giocatori che erano lì da parecchi anni facevo fatica a toglierli da uno stato di piattezza mentale, che li faceva giocare in modo triste. Ho lasciato un anno di contratto? È anche giusto: se arrivi a prendere una decisione di quel tipo, devi farne le spese anche te. E su Kamada, ora in un buon momento al contrario di quando Sarri era in panchina. “Ha fatto fatica cinque mesi Platini quando è arrivato in Italia, ci sta che un ragazzo giapponese faccia fatica all'inizio, nonostante fosse già in Europa. Ma in allenamento si vedeva che Kamada era un giocatore di buon livello, non avevo dubbi sulla sua qualità tecnica". Poi su due colleghi: "Thiago Motta ha fatto una bellissima stagione, bella qualità di calcio espresso, squadra giovane e bella. Lo affiancherei a Baroni, è al secondo miracolo consecutivo, altra stagione straordinaria in una situazione difficile".