Fiorentina, De Gea si presenta: "Fermo un anno ma mi sono sempre allenato, volevo la A"

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Il portiere spagnolo si presenta ufficialmente: "Avevo voglia di giocare in Serie A, sono rimasto un anno fermo ma mi sono sempre allenato duramente e ora sono già pronto. Avevo tante offerte ma è stato semplice scegliere la Fiorentina". Su Palladino: "So che gioca un calcio coraggioso, lui come allenatore lo è"

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David De Gea si presenta alla Fiorentina ed è subito chiaro che la Viola si sia assicurata un campione in grado di portare grande esperienza e tranquillità all’ambiente. Appare ancora più evidente dalle risposte che dà e dalla sicurezza che infonde anche nell’intervista a Sky Sport rilasciata al nostro Massimo Marianella nel giorno della sua presentazione ufficiale.

 

David, è una bella sorpresa vederti qui dopo tanti trofei vinti in Europa. Sei uno dei migliori portieri al mondo degli ultimi 10-15 anni e siamo felici di vederti in Serie A alla Fiorentina

"Per me è un piacere, volevo davvero giocare qui e questo è il momento giusto per arrivare in A e iniziare un nuovo capitolo con la Fiorentina. Proviamo a fare grandi cose"


Molti si sono chiesti cosa sia successo nell'ultimo anno, perché un 'top' come te sia stato fermo. Ti sei perso un’intera stagione in pratica...

"Ho giocato molti anni nel Manchester United che è stata a lungo la mia casa e resterà per sempre nel mio cuore, ma per me era difficile trovare la motivazione giusta per giocare in Inghilterra in un’altra squadra perché per me lo United era l’unico club. Allora mi sono fermato, ma ho continuato ad allenarmi, e ora sono qui in una bellissima città e in un bellissimo club e non vedo l'ora di iniziare"


Sei in perfetta forma, ti sei allenato molto nell’ultimo anno. Quanto ti serve per arrivare al tuo meglio?

"Non tanto perché ho lavorato molto duramente nell’ultimo anno, forse anche più che se fossi stato in rosa. Qui mi sono già allenato nel weekend, mi sento forte e in forma"


Hai lavorato tanto da solo: cosa ti è mancato di più?

"Ho avuto più tempo per la mia famiglia e mi sono goduto questo momento per stare un po’ con loro e rilassarmi visto che ero stato lontano da casa tanti anni. Mi sono mancati i compagni, allenarsi con loro, ma anche i tifosi, l’atmosfera, quello che è il bello del calcio, quando la gente ti incita. Mi piace gareggiare, stare in campo"


Sei già tra i più grandi giocatori della storia della Fiorentina, che ha avuto gente come Baggio e Batistuta, Rui Costa e Antognoni, e tanti altri. Sarai uno di loro per una squadra che ora però vuole parlare del presente

"Chiunque nel mondo quando vede la maglia viola sa che si tratta della Fiorentina: storia incredibile con grandi giocatori che hanno vestito quella maglia. Un po’ sfortunati nelle ultime due finali di Conference che hanno giocato, ma come si dice da noi in Spagna 'la terza volta sarà quella buona', chissà che non ricapiti e sarebbe incredibile vincere un trofeo con questo club"


Città incredibile e... mangerai bene: è un pericolo?

"No, affatto, è un bene. Chiunque vorrebbe vivere in una città come Firenze. Ma la cosa più importante è la squadra, il club, il calcio, essere concentrato ogni giorno in ogni allenamento e cercare di migliorare, perché no, giorno dopo giorno dando il proprio meglio"


Qual è la vittoria della tua carriera che porti più nel cuore?

"Difficile scegliere un momento dell’intera carriera ma forse vincere la Premier è stata una delle cose più belle. L’obiettivo però è essere in squadra, sostenerla, aiutarla. L’ho fatto per tanti anni e voglio farlo anche qui a Firenze"


Quando pensi che sarai pronto?

"Penso di esserlo già, ho tutta questa setimana per allenarmi coi compagni e conoscerli meglio. Mi sento bene anche a livello mentale ed è importante, mi sento sicuro"


In conferenza stampa ti sei presentato già in italiano...

"Posso dire qualcosa perché con lo spagnolo ci sono delle similitudini. (parla in italiano, ndr) 'sono molto felice di stare qua, in una squadra storica molto bella. Grazie mille ai tifosi'"

"Palladino allenatore coraggioso come il suo calcio"

Parlando poi nella conferenza stampa di presentazione, De Gea ha raccontato come sia andata la “trattativa” che l’ha portato a Firenze. “Nella scorsa stagione ho deciso di non giocare per un anno ma non volevo ritirarmi, e mi sono allenato da solo duramente per tornare ad alti livelli. Ovviamente avevo tante offerte, ma avevo molta voglia di giocare in Serie A e visto che la Fiorentina mi ha contattato è stata una decisione facile. Quando le due parti vogliono che le cose vadano in porto, la trattativa è facilissima e velocissima. Siamo molto contenti, per me la Fiorentina era la miglior opzione possibile. Ora spero di fare la storia di questo club, di aiutare i più giovani con la mia esperienza, cercando di portare una mentalità vincente. Darò tutto per la Fiorentina e per i tifosi”. Riguardo alla possibile competizione con Terracciano (capace di “scalzare” tutti i predecessori di De Gea), invece, dice che “la sana competizione fa sempre bene: è importante che giocare non sia facile, questo aumenta il livello degli allenamenti". E sul giovane Leonardelli, portiere cresciuto nel vivaio viola e ora aggregato alla prima squadra: “Mi piace allenarmi con i portieri giovani e dare loro consigli per come posso. Mi sono già allenato con Leonardelli qualche giorno fa e mi ha detto che per lui era un sogno. Per me è bellissimo". Infine su Palladino: “Non ci ho potuto ancora parlare molto ma so come gioca e cosa gli piace di un portiere. Gli piace partire dal basso, attirando gli avversari per creare spazio dietro alle linee avversarie. Credo sia un bel calcio, deve essere coraggioso e lui come allenatore lo è”.

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