Calciomercato Napoli, Manna: "Rinnovo Kvaratskhelia? Vogliamo premiarlo ma senza fretta"

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Il direttore sportivo del Napoli rivela a Sky Sport il retroscena su suo arrivo alla corte di De Laurentiis: "Avevo cambiato casa a Torino, non pensavo di andare via". Sulla questione Kvaratskhelia: "Vogliamo riconoscergli quello che sta facendo ma non c'è fretta". Su Lukaku: "E' diverso da Osimhen, non si può discutere uno come lui". Conte o De Laurentis, il più esigente? "Entrambi, bisogna stare sul pezzo"

MCTOMINAY, NESSUN INFORTUNIO

Giovanni Manna racconta a Sky Sport la sua nuova esperienza al Napoli. Dai primi contatti con il presidente Auerlio De Laurentiis alla decisione di sposare il nuovo progetto con Antonio Conte allenatore. Sul banco anche la questione del rinnovo di Kvicha Kvaratskhelia e qualche critica di troppo a Romelu Lukaku. "Io a gennaio ho cambiato casa a Torino perché non pensavo di andare via - dice - Dopo Juventus-Frosinone con gol di Rugani, la sera mi chiama un numero che non ho in rubrica e non rispondo, la mattina di nuovo mi chiama lo stesso numero, era il dottor Chiavelli, avviso la Juventus, incontro Chiavelli e poi il presidente e mi dicono che da lì a Pasqua avrebbero deciso a chi affidare l'area sportiva. Poi un giorno, un mercoledì mi chiama e mi dice di aver scelto me, di parlare con mia moglie e di dargli una risposta".
 

Avevi già deciso?

"Si perché alla Juve stavo benissimo, ho fatto un percorso incredibile con la Primavera e la U23 e non immaginavo di fare un percorso del genere ma quando ti chiama una società come il Napoli e ti dà un'opportunità così grande non puoi dire di no".

Quanto al rinnovo di Kvaratskhelia?
"Noi vogliamo premiare il percorso di Kvicha nel Napoli perché se lo merita, al di là del fatto che ha altre due stagioni oltre quella in essere ma noi vogliamo riconoscergli ciò che ha fatto, chiaro che ci sono tante dinamiche e dobbiamo trovarci daccordo su tutte queste dinamiche. Non mi piace vivere questo tormentone, non lo viviamo con pressione, abbiamo un'idea. A che punto è la trattativa? Ne abbiamo parlato e se non si risolve ora ne parleremo a giugno". 
 

I tempi richiano di allungarsi?

"Non abbiamo un arco temporale prefissato. Kvara ha lavorato con il mister in modo proficuo, è un giocatore che sposta gli equilibri nel campionato italiano". 

 

Il rendimento di Lukaku?

"Ogni settimana ci sono delle polemiche, Lukaku bene o male, ha fatto 4 gol e 4 assist, sta facendo il suo, gioca, ha grande personalità nel gruppo ed è positivo all'interno dello spogliatoio, ha 31 anni e non è che si può discutere. Negli occhi dei tifosi del Napoli c'è ancora Osimhen che ha dominato nell'anno dello Scudetto ma è anche vero che sono due giocatori diversi. Lukaku ha fortemente voluto venire a Napoli, la presenza di Conte è stata determinante ma non si può discutere uno del suo spessore".
 

E quando hai chiesto McTominay allo United e hanno detto si?

"Io l'avevo chiesto in prestito, ma la Serie A per quanto riguarda i valori fisici è appena sotto la Premier League, pensiamo che il livello nel nostro campionato sia scemato ma invece non è così. Il percorso europeo delle italiane in Europa è sempre molto positivo, cinque squadre in Champions, l'Europa League, la finale di Conference, semifinali di Champions, altra finale di Champions... Anche quest'anno le squadre stanno facendo bene e dunque siamo noi che ci sottostimiamo. Però poi arriva un calciatore della Premier League e ti dice che il livello è alto. Il problema è il gap economico, gli introiti che hanno in Premier sono nettamente superiori, non possiamo competere lì"

 

E' l'anno della rinascita del Napoli?

"Sappiamo da dove siamo partiti e stiamo lavorando per tornare a quello che è stato il Napoli di De Laurentiis negli ultimi anni, con le competizioni europee che deve essere un must per i valori economici e tecnici. Siamo focalizzati strettamente su quello, pensiamo a lavorare come dice il mister con molta serenità, perché se si pensa di perseguire un obiettivo che è oggettivamente complicato rischiamo di farci male. Dobbiamo restare umili e concentrati e lavorare e vediamo". 


Come valuti la tua esperienza al Napoli fino a questo momento?

"La mia esperienza ora è estremamente positiva, De Laurentiis ha un certo spessore e dunque all'inizio ero preoccupato. In realtà devo dire che sono contento, mi ha fatto lavorare e supportato, anche la scelta di Conte per me è stata determinante. Ho 36 anni e Napoli è una piazza importante, avere un allenatore con uno spessore così elevato, con cun curriculum del genere, così grande mi ha aiutato in alcune dinamiche sia con il presidente, con i calciatori, per me è stata una scelta anche a tutela mia e sicuramente Conte mi può dare qualcosa e io posso restituirgli qualcosa in termini di energia di voglia di fare. Per ora non ci sono problemi".

 

Chi è il più esigente?

"L'allenatore è esigente, il presidente è esigente per altri aspetti, quindi bisogna stare sempre sul pezzo".