Perché quello della Juve è un mercato a rilento. Fin qui...

Thiago Motta deve ancora 'arrangiarsi' per trovare delle soluzioni efficaci e per tamponare l’emergenza. Sia in difesa che in attacco. Ma - immaginando che sarebbe il primo a esultare per l'arrivo di giocatori in grado di poter aiutare la squadra - sa benissimo che per arrivare a determinati obiettivi ci vuole più tempo del previsto. Parliamoci chiaramente: se la Juventus avesse voluto riempire lo spazio vuoto lo avrebbe già fatto. Ma qui non si tratta soltanto di riempire, tanto per farlo. La Juventus ha un progetto in testa e una grande sintonia sull’asse Motta-Giuntoli. Se poi il progetto funzionerà o meno, ovviamente e come sempre, dipenderà dai risultati ottenuti sul campo. Ma per la nuova Juve è importante mantenere la barra dritta, nonostante le difficoltà incontrate finora. Le linee guida sono note: abbassare l’età media , abbassare il monte ingaggi e ovviamente - come minimo - centrare la qualificazione alla prossima Champions League. E’ naturale che dopo una campagna acquisti importante come quella estiva, dopo il cambio di guida tecnica e con la maglia della Juventus addosso, non ci si può accontentare. Non ci si può accontentare di un quinto posto in campionato, di così tanti pareggi, di una rivoluzione che ancora non è sbocciata. Ma tutto questo cosa c’entra con il mercato? E con il ritardo rispetto alle operazioni che sono ancora in ballo per la Juve? Non è solo il classico 'non si può sbagliare'. E’ proprio la necessità e la voglia di innestare nella rosa degli elementi di qualità. Di giocatori che possano davvero far crescere ulteriormente la squadra. Di atleti con personalità, esperienza e futuribilità. Di calciatori sui quali poter fare un investimento mirato, anche importante, ma allo stesso tempo che possa continuare ad avere valore. In una Juventus che necessariamente deve migliorare la posizione in classifica, che deve migliorare la propria rosa, che deve migliorare in tecnica ed esperienza. In una Juventus che il prossimo anno non potrà esimersi dal ruolo di protagonista anche per la vittoria del campionato. Oggi il ritardo in classifica non può lasciar pensare che si possa vincere lo scudetto, quindi la Champions diventa obiettivo necessario. Ma la Juventus non può non pensare anche alle prossime stagioni. E così ecco per quale motivo ha deciso di sacrificare qualche giorno di mercato per poter arrivare a degli obiettivi ambiziosi. Araujo, Antonio Silva, Kolo Mouani: sono i nomi più caldi su cui sta lavorando Giuntoli. Piste meno battute Tomori, Hancko e Rashford. Sono tutti giocatori importanti, dal grande valore, sui quali la Juventus è pronta a fare un investimento, magari anticipando una spesa che sarebbe stata necessaria fra qualche mese. Antonio Silva, pur non giocando con il Benfica, ha una clausola rescissoria da quasi 100 milioni di euro. Il Benfica ha alzato un muro, non vuole cederlo ora e ha rifiutato un'offerta da 30 milioni di euro. Araujo, appena rientrato da un infortunio, è il capitano del Barcellona: ha preso seriamente in considerazione la corte della Juventus, ma in blaugrana sta bene. Pensate soltanto che nell’ultima partita contro il Real, quando è entrato al 28’ al posto di Martinez, i suoi compagni gli sono andati a mettere subito la fascia al braccio. Il club blaugrana - nonostante i problemi finanziari - ancora non ha deciso se cederlo o meno, perché in caso di vendita sarebbe una partenza non di poco conto. Hancko al Feyenoord è stra-titolare. Gli olandesi non vogliono neanche sentir parlare di cessione in questa finestra di mercato. Non c’è spazio per fare la trattativa. E nel frattempo si è complicata anche la pista Tomori, che con Fonseca non vedeva più il campo e invece Coincecao sembra apprezzare. Insomma, si gioca su più tavoli, e anche nelle trattative più difficili la Juventus ha la consapevolezza di avere il gradimento del giocatore. Si lavora ai fianchi la controparte, si cerca un varco. Per rendere più probabile quello che oggi sembra impossibile. Si sfrutta la finestra di mercato: finché c’è la possibilità di comprare la Juventus vuole sfruttarla. E lo stesso discorso vale per l’attaccante. Oggi la Juve ha puntato uno dei giocatori più importanti a livello europeo: Kolo Mouani. I bianconeri sono fiduciosi di chiudere, ma non dipende solo dal PSG . Probabilmente è il giocatore più forte che si muove in prestito, insieme a Rashford e la concorrenza è decisamente importante: Milan , United , Tottenham, Arsenal , Borussia Dortmund e anche Barcellona. Stiamo parlando di giocatori di livello internazionale. E anche in questo caso vale il ritornello di cui sopra: finché il mercato è aperto, la possibilità che arrivino esiste. Questo non significa che la Juventus non stia lavorando anche ad altro, magari a quel punto davvero per tamponare. Per poi continuare a inserire pezzi importanti nella prossima finestra di mercato. Il processo di ricostruzione tutti speravano potesse essere più rapido, ma ci vuole tempo. Tempo e pazienza. L’esempio di come si sta muovendo la Juve arriva proprio da questa finestra di mercato: è in arrivo Antonio Costa, dal Vitoria Guimaraes. Terzino destro. Costo del cartellino fra i 12 e i 13 milioni. Ingaggio da circa 1,5 milioni lordi. Questo significa che la Juve spenderà circa 4 milioni all’anno per questo giocatore. Nel frattempo se ne sta andando Danilo, che sta per rescindere il contratto e che potrebbe accasarsi al Napoli: il brasiliano costava ai bianconeri quasi 10 milioni di euro lordi all'anno, praticamente tutti di stipendio. Ringiovanire, risparmiare e contemporaneamente investire sui cartellini. Ecco la la ricetta che sta inseguendo la Juventus. Ambiziosa, rischiosa e in questo momento non ancora definitivamente decollata. Poi dipenderà dai risultati, ovviamente. Ma questo lo abbiamo già detto, no?

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Perché quello della Juve è un mercato a rilento. Fin qui...

Luca Marchetti