Zortea: "A Cagliari sono felice ma mi sento pronto per l'Europa"

Nelle ultime stagioni hai avuto una crescita costante, quest'anno c'è stato un momento in cui nessuno nel tuo ruolo aveva segnato più di te e a fine campionato solo Dumfries ha fatto più gol di te, nel complesso la tua à stata sicuramente un'annata strepitosa. Come commenti questa tua crescita? E cosa c'è dietro? “Quest’anno ho anche fatto un ruolo un pochino differente rispetto agli altri anni. Ho giocato un pochino più avanzato, quindi ho avuto più possibilità di arrivare vicino alla porta. Inizialmente ho avuto un po' di difficoltà nell'interpretare il ruolo, ma poi, anche studiando altri giocatori, sono riuscito ad arrivare spesso a trovarmi nelle zone importanti e sono stato anche bravo a sfruttare le occasioni”. A proposito di questo, quest'anno hai giocato in tantissimi ruoli diversi: dove ti trovi meglio? Dove pensi di poter far meglio? “Attualmente quinto di centrocampo o terzino sono i ruoli in cui mi trovo meglio. Poi quest'anno ho giocato parecchio a destra, quindi attualmente dico che preferisco giocare a destra, però ho giocato su entrambe le fasce, non ho problemi di adattamento. Se dovessi indicare un ruolo preferito, direi quinto di centrocampo a destra”. Sappiamo che sei uno che si ferma poco durante l'anno. Il tuo giorno di compleanno non ti sei riposato e, anzi, lo hai sfruttato per fare attività, questa settimana sei a Rimini per lavorare e migliorare. Questo è lo specchio di quello che sei? Stai migliorando tanto perché di fatto non ti fermi mai, stai cercando di crescere anche sotto tanti punti di vista extracampo, giusto? “Sì, assolutamente. Quest'anno la mia routine è migliorata molto, ho inserito delle attività che mi hanno portato sicuramente dei benefici, ho intenzione di portarlo avanti e migliorarlo ulteriormente. Quest'anno era un anno dove vedere di sistemare alcune attività e alcune cose per avere un upgrade il prossimo anno. In generale sì, mi piace lavorare, mi piace fare sport, mi piace faticare, i miei genitori sono tutti due sportivi, quindi porto avanti anche questa etica qui sportiva del lavoro”. E quali sono le cose sulle quali ti focalizzi di più extracampo? “Quest'anno ho fatto dei lavori per il mio apparato respiratorio. Ho cercato di aumentare un po' la capacità polmonare e di gestire un po' meglio i recuperi e gli sforzi durante la partita. I dati sono positivi quindi sono contento del lavoro che ho fatto”. Ti sei allenato anche praticando delle apnee, hai avuto poi un riscontro anche dal visual training e dei riscontri concreti in campo? “Sì, sì, assolutamente. Non sono io a dirlo, ci sono dei dati. Abbiamo degli analyst personali che mi aiutano anche a capire se sto migliorando, se non sto migliorando, se il lavoro funziona o non funziona. Queste sono attività che sicuramente in futuro porterò avanti perché mi hanno dato veramente gran beneficio”. Ti leggo due delle tante frasi che ho visto sul tuo Instagram: "L'ossessione batte il talento" e "Il lavoro è superiore alla fortuna". Mi sembri una persona che lavora tanto anche sul fattore mentale, è così? “Sì, assolutamente. Mi piace evolvermi anche dal punto di vista mentale, leggo parecchi libri e sono aperto anche spiritualmente ad altre cose. Ho iniziato anche a meditare, un qualcosa che ti dà anche una visione differente delle cose e dell'importanza che dai alle cose. L'aspetto mentale mi permette di performare meglio, penso che sia una de delle cose che stia alla base della piramide per il miglioramento”. Spostiamoci adesso a parlare del Cagliari, perché Pisacane è l'uomo giusto? “L'ho visto quest'anno, mi piace, ha delle idee importanti. È molto coraggioso, gli piace giocare con la palla, sicuramente è un allenatore che farà bene, poi la scelta è stata dalla società. Noi siamo contenti di avere un allenatore che ha giocato nel Cagliari, che conosce perfettamente questo ambiente e che è veramente legato a una piazza come quella di Cagliari”. Questa tua grande stagione ti ha ovviamente messo in mostra e ora il tuo nome viene associato a grandi club, ti ha colpito questa cosa? “In verità ho sempre lavorato per questo, quindi diciamo che me lo aspettavo. Io attualmente sono un giocatore del Cagliari e finché nessuno si fa avanti io resto un giocatore del Cagliari e sono contento di esserlo. Il mercato è appena iniziato e la società farà le sue valutazioni in base alle richieste che avrà e ne parleremo sicuramente insieme”. Ma in questo momento ti senti pronto per tornare in un grande club e anche a giocare in delle competizioni europee? Ti senti pronto o pensi che manchi un ultimo scalino? “Penso che in questi anni in cui sono stato un po' a farmi le ossa sono sempre riuscito ad aggiungere uno scalino. Credo che l'anno prossimo possa essere una buona annata, penso di essere pronto e non vedo l'ora di misurarmi anche con dei livelli superiori, nel caso in cui fosse possibile”.

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