Dribbling e precocità: perché Nusa sarebbe perfetto per una big europea

Un assist per Sorloth e un gol nel 3-0 rifilato dalla Norvegia agli Azzurri nelle qualificazioni ai Mondiali del 2026. L’Italia si è accorta così, purtroppo, di Antonio Nusa, esterno classe 2005 che gioca nel Lipsia. Chi lo seguiva da diverso tempo, invece, è Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli alla ricerca di un esterno da regalare ad Antonio Conte dopo l’arrivo di Kevin De Bruyne. Tra gli obiettivi di mercato del Napoli, più concreti sono Noa Lang del Psv Dan Ndoye del Bologna, che per connotati fisici e tecnici sembrano essere la stessa persona, ma questo è un altro discorso. Uno dei giustizieri dell'Italia e in particolare dell’ormai ex commissario tecnico Luciano Spalletti era finito nei radar del Napoli ed è sempre stato bravo a farsi notare: la Norvegia non ha perso tempo per accompagnarlo nella crescita tra le varie under della propria Nazionale. Sì, perché Antonio avrebbe potuto giocare anche per la Nigeria, Paese d’origini del padre. Nato a Ski, paesino di circa trentamila abitanti a solo una mezz’ora di auto da Oslo, comincia a giocare nel Langhus e a 13 anni viene notato Stabæk, club con uno dei migliori settori giovanili della Scandinavia. E per arrivare ‘tra i grandi’ ci mette soltanto tre stagioni visto che il debutto arriva a soli 16 anni. Anche qui, come in campo, la velocità con cui si mette in mostra è impressionante: tre gol nelle prime quattro presenze di campionato. Neanche il tempo di firmare un contratto triennale che alla porta dello Stabæk bussa il Club Bruges, un’altra società che di talento e giovani se ne intende: dal Belgio arrivano tre milioni per assicurarsi il teenager. L’esperienza fiamminga comincia con l’Under 19, anche se a piccoli grandi passi diventa un’arma in più anche per la prima squadra: nel 2022, a 17 anni 149 giorni, è il primo classe 2005 a segnare in Champions League nello 0-4 rifilato al Porto, posizioonandosi come secondo marcatore più giovane della competizione dietro soltanto ad Ansu Fati . Le prime vere stagioni da professionista saranno la 2022/23 e la 2023/24, in cui colleziona un’ottantina di presenze e 6 gol oltre a quello appena citato. Antonio Nusa si è distinto come uno dei profili più dinamici e imprevedibili nel panorama europeo: le sue somiglianze stilistiche lo avvicinano a profili come Takefusa Kubo , Noni Madueke ma soprattutto Lamine Yamal , anche se il norvegese ha sempre detto di ispirarsi a Neymar per creare caos nelle difese avversarie. In particolare, durante l'annata 2023/24, nel dribbling è stato tra i migliori in Europa: secondo per dribbling tentati ogni 90 minuti tra gli esterni offensivi nei top 5 campionati europei più la Jupiler Pro League, e ben sopra la media anche per percentuale di successo. Ma ciò che rende quel dato realmente incisivo è la produttività: analizzando il rapporto tra dribbling riusciti e xOVA , Nusa si colloca ben sopra la media, dimostrando di essere non solo spettacolare nell’uno contro uno, ma anche efficace nel trasformare le sue giocate in reale impatto offensivo, come si può vedere nel grafico di Soccerment qui sotto. Quanto basta, anche stavolta, per farsi notare dal campionato più bello e importante del mondo: la Premier League. Nel gennaio del 2024 il Brentford è pronto a sborsare più trenta milioni - dieci volte tanto la cifra che aveva pagato il Bruges tre anni prima - per portarlo in Inghilterra, ma alle visite mediche emergono dei problemi con la cartilagine del ginocchio e alla schiena: salta tutto. Per Nusa comincia un periodo buio, di dubbi e sensi di colpa: “Avevo paura che ci fosse qualcosa che non andava nel mio corpo. Sono stati tempi difficili, ma alla fine non era davvero un problema. Questo è quello che abbiamo scoperto”. Dopo lo spavento la carriera continua in quel di Lipsia, altra casa del talento. Tra le mani della Red Bull sono passati giocatori come Mané, Nkunku, Gvardiol, Lookman e Dani Olmo. Nusa arriva proprio per sostituire lo spagnolo, accasatosi al Barcellona la stessa estate. In Germania vive la sua migliore annata con 5 gol e 7 assist raccolti in tutte le competizioni. Ora potrebbe fare il grande salto in una big. Sarebbe pronto.

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Dribbling e precocità: perché Nusa sarebbe perfetto per una big europea

Andrea Molinari