La Liegi riscopre Vinokourov, ancora male gli italiani

Ciclismo
Vino a braccia alzate. Il kazako Alexandre Vinokourov ha vinto la Liegi 2010
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Il kazako, già trionfatore nell'edizione 2005, ha vinto la classicissima del nord precedendo dopo oltre 6 ore e mezza di corsa il russo Kolobnev di 6'' e lo spagnolo Valverde giunto al traguardo con un ritardo di 1'04. Miglior azzurro, Garzelli 18esimo

Il vecchio 'Vino' val bene una Liegi. Tutti si aspettavano il primo successo in una classica del re dei grandi giri, Alberto Contador, mentre il Belgio confidava nel corridore di casa, Philippe Gilbert, per mettere fine al lungo digiuno (Vandenbrouke l'ultimo nel '99). Ma alla fine a mettere tutti d'accordo - compresi i fratelli Schleck, il due volte vincitore della 'Doyenne' Valverde, e l'iridato Cadel Evans - e' stato Alexandre Vinokourov.

Un successo inaspettato, ma non per il 36/enne kazakho. Vinokourov, infatti, ha vinto il Giro del Trentino per appena 12 centesimi su Riccò, e dopo ogni tappa ripeteva di essere costretto a dosare gli sforzi in vista del suo grande obiettivo, la Liegi-Bastogne-Liegi. Detto fatto: dopo la vittoria nel 2005, il kazakho iscrive per la seconda volta il suo nome nell'albo d'oro della 'decana', la corsa più antica del mondo (è nata nel 1892). Un successo che getta alle spalle il periodo più nero di 'Vino': l'esclusione dal Tour del 2006, perché quasi tutti i componenti della sua squadra (ma non lui) erano coinvolti nell'indagine sul doping della cosiddetta Operacion Puerto; il ritiro, poi il ritorno a sanzione finita.

Un successo il cui peso specifico, al di là del prestigio della gara, e' reso ancora maggiore dal livello tecnico espresso dall'edizione numero 96. I big infatti ci hanno provato un po' tutti. Dal grande favorito Gilbert, al vincitore uscente Andy Schleck (6/o), al campione del mondo e dominatore della Freccia Vallone Cadel Evans. Ci ha provato, eccome, anche Contador (10/o): lo spagnolo, con le sue accelerazioni, ha lanciato un paio di segnali importanti: e' sempre più vicino a diventare un fuoriclasse completo, capace di andare a segno anche nelle corse di un giorno; sa essere anche un uomo squadra dell'Astana, rinunciando al ruolo di stella per far vincere un compagno. Grande delusione in casa Italia: Cunego chiude 21/o, preceduto anche da Garzelli, 18/o.

Fino alla Redoute tutto scorre tranquillo, ma la corsa si infiamma sulla Cote de la Roche aux Faucons. Si muove la Saxo Bank: ritmo alto, preludio alla stoccata di Andy Schleck a cui replica subito l' 'enfant du pays' Gilbert, ed in un secondo momento Alberto Contador. Un tris che però subisce la reazione del plotone. Tratto di falsopiano e si scatena l'azione decisiva: scatto secco di Vinokourov: solo il russo Kolobnev lo segue. Dietro si forma un terzetto con Valverde, Gilbert ed Evans (arriveranno in quest'ordine al traguardo), che però nulla può contro la granitica alleanza dell'est. Sulla salita di Saint-Nicolas, 'Vino' cerca di togliersi di ruota Kolobnev. L'impresa gli riesce solo nell'erta finale di Ans all'ultimo km.

L’ ordine d'arrivo

1. Alexandre Vinokourov (Kaz/Astana)    in 6 ore 37'48"
2. Alexandr Kolobnev (Rus)              a 6"
3. Alejandro Valverde (Spa)             a 1'04"
4. Philippe Gilbert (Bel)               s.t.
5. Cadel Evans (Aus)                    s.t.
6. Andy Schleck (Lux)                   a 1'07"
7. Igor Anton (Spa)                     s.t.
8. Chris Horner (Usa)                   s.t.
9. Frank Schleck (Lux)                  s.t.
10. Alberto Contador (Spa)               s.t.

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