Giro del Friuli: Casarotto gravissimo ma ancora vivo

Ciclismo
La foto del profilo di Thomas Casarotto su Facebook
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Il ventenne ciclista veneto è caduto in discesa urtando un Suv. È ricoverato all'Ospedale di Udine, tenuto in vita dalle macchine, ma non ci sono molte speranze. Smentita la notizia del decesso, annullata l'ultima tappa. Aperta un'indagine. IL VIDEO

Thomas Casarotto, 19 anni, stella in ascesa del ciclismo italiano, è ancora ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale di Udine. Il giovane atleta è caduto violentemente ieri durante il Giro del Friuli Venezia Giulia dopo aver urtato in piena corsa una vettura. L'incidente è avvenuto a Pesariis, in provincia di Udine, in un punto in cui la discesa era particolarmente ripida. Le condizioni del ragazzo, soccorso con un elicottero, sono apparse immediatamente gravi, tanto che nelle prime ore si era diffusa la notizia della sua morte, subito smentita dai medici del reparto.

Il giovane è tenuto in vita dalle macchine, si spera sempre, anche se la situazione sembra
disperata. La società Arcobaleno di Mestre per cui corre Casarotto, originario di Schio (Vicenza), si è ritirata dal Giro, oggi i vertici sportivi decideranno se sospendere la gara
o continuare.

Il giallo del comunicato
- "Thomas è tenuto in vita dalle macchine, tecnicamente è ancora vivo ma non ci sono molte speranze": lo ha affermato in tarda serata Mauro Flora, presidente della Uc Arcobaleno Generali, società per cui correva Thomas Casarotto, il ciclista di 19 anni vittima di una caduta al Giro del Friuli Venezia Giulia. In un primo tempo, lo stesso Flora aveva annunciato la morte del ragazzo. "Mi era stato riferito dalla squadra - ha detto - poi la notizia mi è stata in seguito smentita, ma la gravità della situazione resta. Ho parlato con il padre che mi ha confermato che purtroppo non è operabile e che si attende il peggio da un momento all'altro", ha concluso.

Tappa annullata - È stata annullata l'ultima tappa del Giro ciclistico del Friuli Venezia Giulia categoria elite-under 23, in programma oggi, dopo il grave incidente che ha coinvolto ieri il giovane Thomas Casarotto, 19 anni, della Uc Arcobaleno Generali. La decisione è stata presa stamani ad Arta Terme (Udine) al termine della riunione tecnica tra direzione della gara e direttori sportivi delle squadre rimaste in competizione. Ieri la Arcobaleno Generali si era ritirata dopo l'incidente. La decisione è stata presa in segno di solidarietà con il diciannovenne ricoverato in gravissime condizioni a Udine, e per richiamare l'attenzione della Federciclismo sulle difficoltà organizzative delle competizioni "minori". La carovana del Giro del Friuli Venezia Giulia si trasferirà ad andatura ridotta fino a Udine, luogo previsto per la conclusione della tappa e della gara.

Indagato l'autista - La Procura della Repubblica di Tolmezzo (Udine) ha indagato l'autista del Suv con il quale si è scontrato Thomas Casarotto, 19 anni, il giovane ciclista di Schio (Vicenza) in gravissime condizioni per un incidente avvenuto ieri durante il Giro del Friuli Venezia Giulia. L'iscrizione nel registro degli indagati - da quanto si è saputo - è stata decisa dal sostituto Procuratore della Repubblica di Tolmezzo, Luca Olivotto, quale atto dovuto ed è stata fatta al momento per l'ipotesi di reato di lesioni personali colpose.

La persona sottoposta a indagini è un uomo di 64 anni di Monfalcone (Gorizia) che - secondo quanto da lui stesso dichiarato subito dopo l'incidente - si trovava in quel punto della strada per motivi del tutto estranei alla gara e non sapeva neanche che era in corso una manifestazione ciclistica. Oltre all'iscrizione dell'uomo nel registro degli indagati, la Procura della Repubblica di Tolmezzo ha disposto il sequestro della bicicletta di Casarotto e del Suv Honda CRV con il quale si è scontrato, eseguito in mattinata dai Carabinieri della Compagnia di Tolmezzo ai quali sono state delegate le indagini sull'incidente. I Carabinieri - si è saputo - hanno già ascoltato il direttore della gara e i rappresentanti di alcune delle società sportive che partecipano al Giro del Friuli Venezia Giulia.

Il Suv non era parcheggiato - Il Suv con il quale si è scontrato Thomas Casarotto, 19 anni, il giovane ciclista di Schio (Vicenza) in gravissime condizioni per un incidente avvenuto ieri durante il Giro del Friuli Venezia Giulia, era in movimento e viaggiava in senso di marcia contrario a quello dei ciclisti. È uno dei primi elementi acquisiti dall'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Tolmezzo (Udine) sull'incidente sul quale stanno svolgendo indagini i Carabinieri della stazione di Comeglians e quelli del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Tolmezzo. Secondo una prima ricostruzione, il Suv Honda CRV è uscito da una strada comunale nella zona di Pesariis, frazione di Prato Carnico (Udine), e ha cominciato a percorrere in salita la strada regionale dove di li' a poco e' avvenuto lo scontro con Casarotto. Quest'ultimo, come tutti gli altri ciclisti, stava percorrendo la strada in discesa, a una velocità che - secondo i tecnici delle società ciclistiche - poteva raggiungere anche i 70-80 chilometri all'ora. Casarotto era rimasto staccato dal gruppo dei primi e stava tentando di riagganciarlo approfittando proprio della discesa. Indagini e accertamenti - da quanto si e' saputo - sono  finalizzati a chiarire se la strada dalla quale e' uscito il Suv doveva essere presidiata o meno e, nell'ipotesi di presidio, se effettivamente c'era qualcuno a bloccare le auto che intendevano immettersi sulla regionale.

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