La stampa incorona Nibali: El Tiburon, che grande campione

Ciclismo
Nibali (a destra) annaffia il grande rivale spagnolo Mosquera sul podio di Madrid
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Dopo la vittoria della Vuelta, i giornali di casa spendono parole di encomio: "el Tiburon" (lo Squalo in spagnolo), è "l'erede naturale di Ivan Basso". Bagno di folla al rientro in Italia. La sfida a Contador è ormai lanciata da Vincenzino. GUARDA LE FOTO

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Bagno di folla per Vincenzo Nibali al suo ritorno in Italia dopo il trionfo  nella Vuelta di Spagna. Il campione della Liquigas Doimo è stato accolto all'aeroporto di Peretola da più di cento tifosi giunti da Mastromarco, il paese nel comune di Lamporecchio (Pistoia) che lo ha "adottato". Nibali è stato poi ricevuto in municipio dal sindaco di Lamporecchio Vincenzo Chiaramonte, dall'ex campione Andrea Tafi, che ora è assessore allo sport, e da Marco Giovannetti, l'ultimo italiano a vincere, prima di Nibali, vent'anni fa la grande corsa a tappe iberica.

Lo 'squalo' ha indossato la maglia 'roja' e si è affacciato sul balcone del palazzo comunale: "Ho i brividi di gioia per l'affetto che mi mostrate", ha detto. Nibali si e' potuto fermare a Mastromarco solo poche ore. In serata raggiungera' Varese dove l'attende il ct della Nazionale Paolo Bettini e i compagni di squadra: la formazione azzurra partira' domani mattina per Melbourne per il campionato del mondo

"Colossale Nibali", "il futuro del ciclismo italiano", "ora è fra i grandi": la stampa spagnola non nasconde l'ammirazione per il ciclista siciliano trionfatore ieri sulla Gran Via, nel cuore di Madrid, della 65ma edizione della Vuelta.

Il messinese, terzo all'ultimo Giro d'Italia, ha trionfato quasi senza apparente fatica. Ha messo in cassaforte la vittoria finale controllando la massacrante tappa della Bola del Mundo, con arrivo a 2.250 metri nella Sierra madrilena, arrivando secondo a solo un secondo dal suo principale rivale, lo spagnolo Ezequiel Mosquera. Ha costruito la sua impresa senza una sola vittoria di tappa, grazie a una grande regolarità e a una formidabile resistenza in montagna.

E' stato "un campione nobile", saluta El Mundo. Per la stampa spagnola il leader della Liquigas, "el Tiburon" (lo Squalo), è "l'erede naturale di Ivan Basso". L'ultimo italiano ad aggiudicarsi la Vuelta era stato il sorprendente Marco Giovanetti nel 1990. "Vincitore della Vuelta, terzo al Giro, quest'anno Nibali ha confermato quanto si cominciava a pensare di lui: è il futuro del ciclismo italiano, è diventato l'erede naturale di Ivan Basso", scrive Sport.

"La vittoria nella Vuelta è molto importante per me, perché mi fa entrare nella categoria dei grandi", ha detto il messinese ai cronisti. "Credo che ora possa aspirare a tutto. Alberto Contador è il numero uno nelle corse a tappe, è molto difficile batterlo, ma un giorno spero di sfidarlo nel Giro di Francia. Il Tour è nei miei pensieri. il Giro d'Italia nel mio cuore", ha aggiunto.

"La sua arma migliore è la regolarità. Non ha cattive giornate, non sa che cosa siano", scrive ancora El Mundo. "Se qualcosa distingue i campioni dal resto dei mortali, è la loro capacità di trasformare i problemi in sfide", rileva As, sottolineando l'impresa in montagna dell'italiano: "Non è difficile prevedere che vincerà altre grandi corse, ed è facile immaginarlo come imminente rivale di Contador". Il campione siciliano si iscrive fin d'ora nell'albo d'oro della Vuelta come successore del grande spagnolo: l'anno scorso il vincitore fu Alejandro Valverde, nel 2008 un certo Alberto Contador.