Mondiale a Melbourne, Pozzato sicuro: "E' il mio percorso"

Ciclismo
La squadra italiana comanda il gruppo nella classica australiana dell'Herald Sun World, sperando che la stessa scena si ripeta a Geelong (foto Getty)
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Gli azzurri si stanno preparando per le prime prove in Australia. L'azzurro: "È tutto l'anno che mi alleno per questa corsa". Il via con le donne e gli under 23 con la crono. Intanto Cavendish si tira fuori dalla lotta: "Circuito troppo difficile per me"

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Mondiali: ecco il percorso di Melbourne nel dettaglio

Ancora poche ore e si aprirà il sipario sui mondiali di ciclismo su strada di Melbourne. Prime prove saranno la crono maschile under 23, con protagonisti per l'Italia Matteo Mammini e Gianluca Leonardi, e la crono donne, con Noemi Cantele e Tatiana Guderzo. Sia la squadra maschile che femminile di cronometro hanno provato il percorso con materiale da gara.

Gli altri atleti della delegazione hanno compiuto dei test sui percorsi in linea, come ha fatto anche la Nazionale maschile sul circuito di Geelong. Approfittando della chiusura al traffico del percorso iridato, nonostante le avverse condizioni metereologiche con pioggia e vento alternati al sole, la Nazionale ha completato tre giri del percorso. In bici per parte della strada anche il ct Paolo Bettini, che poi ha seguito gli azzurri dall'ammiraglia. Per Filippo Pozzato, Luca Paolini, Giovanni Visconti e Enrico Gasparotto allenamento specifico dietro la macchina.

Un percorso che sta preoccupando alcuni protagonisti, come il britannico Mark Cavendish, uno dei migliori uomini jet del mondo. Nonostante l'atleta avesse espresso perplessità sulla decisione di Bettini di non convocare velocisti puri, dopo un sopralluogo si è reso conto di quanto sia difficile questa volta ambire all'iride, confermando quanto questo non sia un percorso per velocisti. Intervistato dal quotidiano francese L'Equipe, lo sprinter ha detto: "Il percorso è senz'altro troppo duro per me. Pensavo che la maglia iridata fosse alla portata. Invece, sono costretto a rivedere le mie ambizioni".

Intanto la punta di diamante azzurra per questi Mondiali, Filippo Pozzato si rivela in un'intervista a "Diva e Donna", in spazza le polemiche relative alla sua residenza a Montecarlo, "Finito il Mondiale in Australia me ne torno a casa mia, nel Principato di Monaco, dove vivo, e davvero, da anni, e non per pagare meno tasse", ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa e fa il punto sulla sua vita sentimentale. "L'Italia con Basso al Giro e Nibali alla Vuelta ha vinto due delle tre grandi classiche a tappe - dice Pozzato -. Alla faccia di chi dice che il ciclismo italiano è in crisi, e che non è più quello di una volta. E' dall'inizio della stagione che lavoro per questo Mondiale. Appena abbiamo visto il tracciato, con il ct Paolo Bettini, abbiamo capito che è adatto a me".

Un'unica arma manca a Pippo, ultimamente: "Sono a favore del sesso prima delle competizioni - sottolinea - può fare solo bene. Ma da mesi sono solo". E infatti si dice che, pur di vincere il Mondiale e sfruttando anche il fatto di essere attualmente single, Pozzato sia in astinenza sessuale da maggio. "La mia donna ideale? Bella, intelligente, di classe. Come Chiara, quella che avevo, solo che me la sono fatta scappare", precisa con una punta di amarezza.

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