Il Giro prova a ripartire. A Orvieto giornata per attaccanti
Ciclismo
Con tanto dolore per la morte di Weylandt e dopo l'abbandono della corsa da parte del team Leopard, la corsa si rimette in marcia. La quinta tappa porta la carovana in Umbria con tanti strappi, la frazione giusta per colpi di mano. I VIDEO E LE FOTO
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Il Giro prova a ripartire, nonostante il dolore per la morte di Weylandt e dopo l'abbandono della corsa da parte del team Leopard. Parlando di tracciati e di strategia, la quinta tappa che da Piombino porta oggi la carovana a Orvieto in Umbria (191 km) rappresenta un’occasione per gli attaccanti. Si riparte con lo scozzese David Millar in maglia rosa dalla tragica tappa di Rapallo.
L'arrivo è da sprint per corridori esplosivi, e allora si può anche immaginare una giornata da Rodriguez, Scarponi e - perché no - Nibali, che in quest’ipotesi si tirerebbero dietro Contador. L’alternativa si chiama fuga di giornata. Chissà. Ci saranno però, negli ultimi 40 km della tappa, parecchi tratti sterrati. Il primo è nell'ascesa verso Croce di Fighine a quota 731. Poi, con punte di pendenza del 15%, altro sterrato è sullo strappo finale di giornata. Anche la discesa è sterrata. Anche gente come Garzelli e Visconti potrà lasciare il segno.
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