Doping, Bettini indagato: "Sono allibito"

Ciclismo
Paolo Bettini indagato per abuso d'ufficio (Getty)
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Il commissario tecnico della nazionale di ciclismo è sotto inchiesta da parte della Procura di Padova per "abuso d'ufficio": avrebbe avvisato un atleta di un controllo. Il presidente Di Rocco minimizza: "Tutto fu fatto per rispettare gli orari"

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Paolo Bettini è indagato per abuso d'ufficio nell'ambito di una inchiesta antidoping della procura di Padova. Avrebbe avvertito un atleta di un controllo, dice l'accusa. Per il presidente federale Renato Di Rocco, "era un nostro accertamento medico. Bettini avvertì il corridore per il rispetto degli orari".

Si dice "allibito" il ct Paolo Bettini commentando l'attività di indagine della procura di Padova sul doping che lo vede indagato. "Nell'ambito delle mie funzioni di Commissario Tecnico e in accordo con la Federazione ho avvertito tutti i corridori del controllo a Tutela della Salute per evitare che alcuni di loro giungessero in ritardo per gli esami. Lo faccio sempre, anche in vista del raduno prima del recente Campionato del Mondo di Copenhagen, mi sono comportato così".

"Non sono controlli antidoping, ma controlli a tutela della salute per monitorare gli atleti e dei quali i corridori sono informati perché vengono effettuati in occasione di ogni ritiro azzurro. Resto allibito per quanto successo - conclude Bettini -. Sono accusato di una cosa che non esiste. Questo è un grave danno alla mia immagine".

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