Mondiali su Pista, Viviani out ma è qualificato per Londra
CiclismoL'avventura iridata del talento azzurro finisce con una microfrattura al bacino e il velocista della Liquigas deve rinunciare alla seconda giornata dell'omnium. I risultati degli altri sono però favorevoli: Elia sarà all'Olimpiade. Infortunio permettendo
FOTO: - L'Album del grande ciclismo
Brutte notizie in casa Italia. I dolori conseguenza delle contusioni riportate ieri da Elia Viviani, in una caduta nella seconda prova dell’omnium (la corsa a punti), si sono accentuati durante la notte. Nella notte italiana, il giovane talento azzurro si è sottoposto ad accertamenti al Royal Melbourne Hospital e l'esito delle radiografie ha evidenziato una microfrattura nella parte destra del basso bacino.
Per fortuna, nonostante il forfeit nella gara iridata (poi vinta dall'australiano O'Shea), Viviani è rimasto tra i migliori del ranking Uci olimpico per l'omnium e ha ormai ufficialmente conquistato la qualificazione per l'appuntamento più importante.
"Non ci voleva proprio", ha commentato Viviani, "sono venuto qui in Australia con un'ottima condizione, ma in questi giorni nulla è andato per il verso giusto. Dopo la caduta ho provato a stare in sella nonostante il dolore, ma anche nella gara dell’eliminazione è andata male e mi hanno ingiustamente squalificato quando ero in testa con i migliori".
"Dopo la gara però facevo fatica anche a camminare", ha spiegato il velocista della Liquigas, "speravo di recuperare durante la notte, ma quando mi sono svegliato ho capito che c’era qualcosa che non andava. Continuare la gara in queste condizioni sarebbe pericoloso, perché pedalando c’è il rischio che la frattura si allarghi".
"In questo momento far correre Elia sarebbe un rischio troppo grosso", conferma il ct Marco Villa. "È un peccato perché, nonostante tutti i guai, il ragazzo era ancora quarto nella classifica dell'omnium e poteva puntare al podio"
Il giovane ciclista azzurro è rientrato in Italia già oggi e si sottoporrà presto a ulteriori esami, per stabilire i tempi e le modalità di recupero. Si teme uno stop di 6-8 settimane: l'appuntamento con Londra non dovrebbe essere a rischio, ma l'infortunio rischia di rovinare i piani di Viviani per il prossimo Giro d'Italia.
Brutte notizie in casa Italia. I dolori conseguenza delle contusioni riportate ieri da Elia Viviani, in una caduta nella seconda prova dell’omnium (la corsa a punti), si sono accentuati durante la notte. Nella notte italiana, il giovane talento azzurro si è sottoposto ad accertamenti al Royal Melbourne Hospital e l'esito delle radiografie ha evidenziato una microfrattura nella parte destra del basso bacino.
Per fortuna, nonostante il forfeit nella gara iridata (poi vinta dall'australiano O'Shea), Viviani è rimasto tra i migliori del ranking Uci olimpico per l'omnium e ha ormai ufficialmente conquistato la qualificazione per l'appuntamento più importante.
"Non ci voleva proprio", ha commentato Viviani, "sono venuto qui in Australia con un'ottima condizione, ma in questi giorni nulla è andato per il verso giusto. Dopo la caduta ho provato a stare in sella nonostante il dolore, ma anche nella gara dell’eliminazione è andata male e mi hanno ingiustamente squalificato quando ero in testa con i migliori".
"Dopo la gara però facevo fatica anche a camminare", ha spiegato il velocista della Liquigas, "speravo di recuperare durante la notte, ma quando mi sono svegliato ho capito che c’era qualcosa che non andava. Continuare la gara in queste condizioni sarebbe pericoloso, perché pedalando c’è il rischio che la frattura si allarghi".
"In questo momento far correre Elia sarebbe un rischio troppo grosso", conferma il ct Marco Villa. "È un peccato perché, nonostante tutti i guai, il ragazzo era ancora quarto nella classifica dell'omnium e poteva puntare al podio"
Il giovane ciclista azzurro è rientrato in Italia già oggi e si sottoporrà presto a ulteriori esami, per stabilire i tempi e le modalità di recupero. Si teme uno stop di 6-8 settimane: l'appuntamento con Londra non dovrebbe essere a rischio, ma l'infortunio rischia di rovinare i piani di Viviani per il prossimo Giro d'Italia.